OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
+5
axis
Stefano
L'infinito
Federico
Lucamenes
9 partecipanti
Pagina 1 di 1
OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
L'Opera del mese di Dicembre non viene selezionata da nessun forumista, ma è presente per "selezione naturale"!
Primo perchè è tra le Opere più rappresentative dell' imminente Mostra "Dal Caravaggio", secondo perchè fa parte della collezione del Forum essendo proprietà del nostro amico Mauro...
Ecco l'Opera:
2010 Dal Caravaggio 150x200 Olio su tela
Opera pluripubblicata... chiedo a Mauro di inserire l'elenco aggiornato delle pubblicazioni.
Primo perchè è tra le Opere più rappresentative dell' imminente Mostra "Dal Caravaggio", secondo perchè fa parte della collezione del Forum essendo proprietà del nostro amico Mauro...
Ecco l'Opera:
2010 Dal Caravaggio 150x200 Olio su tela
Opera pluripubblicata... chiedo a Mauro di inserire l'elenco aggiornato delle pubblicazioni.
Re: OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
Opera oserei dire quasi spettacolare ! Al di là della BELLEZZA e dell'espressività dei volti, trovo molto particolare lo sfondo rossiccio (tramonto ?) in alto a destra in contrapposizione al chiaro di luna che penetra nelle nuvole dall'altra parte del cielo !
Federico- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 09.06.09
Età : 57
Località : Torino/Montecatini Terme
RE: OPERA DEL MESE : DICEMBRE 2010
Direi che è un ' opera sensazionale
Tralasciando tutti gli aspetti emozionali che può trasmettere è un' opera che dimostra il grande lavoro di sviluppo e studio effettuato dal maestro Nunziante sulla tecnica pittorica. A dimostrazione di ciò basta osservare i lavori degli anni ottanta ed in particolare il "ragazzo col canestro di frutta" già derivante dal Caravaggio. Complimenti maestro per lo sforzo fatto. In questo modo ci delizia sempre più con opere, oltre che intellettualmente molto belle, anche con una tecnica pittorica superba e sempre più piacevole.
Tralasciando tutti gli aspetti emozionali che può trasmettere è un' opera che dimostra il grande lavoro di sviluppo e studio effettuato dal maestro Nunziante sulla tecnica pittorica. A dimostrazione di ciò basta osservare i lavori degli anni ottanta ed in particolare il "ragazzo col canestro di frutta" già derivante dal Caravaggio. Complimenti maestro per lo sforzo fatto. In questo modo ci delizia sempre più con opere, oltre che intellettualmente molto belle, anche con una tecnica pittorica superba e sempre più piacevole.
Ultima modifica di L'infinito il Sab 18 Dic 2010, 03:45 - modificato 1 volta.
L'infinito- Forumista DOC
- Data d'iscrizione : 09.05.10
Località : abitante della terra
Re: OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
L'opera in questione è sicuramente quella più vicina all'originale del Caravaggio.
L'interpretazione del maestro è stata molto intensa nella creazione della foresta dietro l'angelo e nella raffigurazione della luce notturna
Questo è il dipinto del Caravaggio
Questo è il dipinto di Nunziante
2010 Dal Caravaggio 150x200 Olio su tela
Il maestro oltre a raffigurare la luna e il gioco di luce che ne consegue, riesce a creare una luce rossastra surreale nella parte destra dell'opera.
Quando sono stato a Giaveno in luglio ho passato parecchi minuti ad osservarlo bene in tutti i suoi particolari e sfumature.
Il nostro amico Mauro, tra questo capolavoro e l'altro Amor supra omnia, ha davvero tanti spunti di osservazione prima di prender sonno.
L'opera merita un 10 assoluto. Bravo Mauro....
L'interpretazione del maestro è stata molto intensa nella creazione della foresta dietro l'angelo e nella raffigurazione della luce notturna
Questo è il dipinto del Caravaggio
Questo è il dipinto di Nunziante
2010 Dal Caravaggio 150x200 Olio su tela
Il maestro oltre a raffigurare la luna e il gioco di luce che ne consegue, riesce a creare una luce rossastra surreale nella parte destra dell'opera.
Quando sono stato a Giaveno in luglio ho passato parecchi minuti ad osservarlo bene in tutti i suoi particolari e sfumature.
Il nostro amico Mauro, tra questo capolavoro e l'altro Amor supra omnia, ha davvero tanti spunti di osservazione prima di prender sonno.
L'opera merita un 10 assoluto. Bravo Mauro....
Stefano- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 12.11.08
Re: OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
Stefano ha scritto: Il nostro amico Mauro, tra questo capolavoro e l'altro Amor supra omnia, ha davvero tanti spunti di osservazione prima di prender sonno.
Più che altro mi chiedo proprio come riesca a dormire...
axis- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 15.11.09
Re: OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
Capolavoro assoluto: 10, lode, menzione d'onore e bacio accademico.
Bravo Mauro !!!!!
Bravo Mauro !!!!!
Boy- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 10.06.10
Re: OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
Se avete notato, l'andamento del tronco dell'albero vicino all'angelo è stato cambiato:
ora è molto più dolce e fa da contraltare alla curva creata dalla schiena dell'angelo, praticamente ne ha lo stesso raggio di curvatura.
Mi piace di più rispetto alla versione di Caravaggio, che ha un andamento più rettilineo e suggerisce una maggiore rigidità.
ora è molto più dolce e fa da contraltare alla curva creata dalla schiena dell'angelo, praticamente ne ha lo stesso raggio di curvatura.
Mi piace di più rispetto alla versione di Caravaggio, che ha un andamento più rettilineo e suggerisce una maggiore rigidità.
Boy- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 10.06.10
Re: OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
Per vedere al meglio l'Opera del mese cliccate su "Cliccare qui per vederla alla sua dimensione originale."
Re: OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
Ringrazio di cuore il coro di complimenti per questa mia opera: complimenti che giro in toto al Maestro che riesce a stupirci ed emozionarci sempre!
In risposta a Luca posso dire che non ho idea di quante siano di preciso le pubblicazioni che l'opera ha già avuto prima di essere esposta.Sono però convinto,e lo sottolineo anche con un filo di personale orgoglio,che rimarrà una speciale e importante parentesi nella vita artistica del Nostro. Infatti egli ha più volte ribadito l'unicità del soggetto e la non replicabilità futura(come invece avviene per altri suoi cicli pittorici).
Infine un grande rigraziamento va sempre al nostro Admin che ha scelto questa come opera del mese!!!
In risposta a Luca posso dire che non ho idea di quante siano di preciso le pubblicazioni che l'opera ha già avuto prima di essere esposta.Sono però convinto,e lo sottolineo anche con un filo di personale orgoglio,che rimarrà una speciale e importante parentesi nella vita artistica del Nostro. Infatti egli ha più volte ribadito l'unicità del soggetto e la non replicabilità futura(come invece avviene per altri suoi cicli pittorici).
Infine un grande rigraziamento va sempre al nostro Admin che ha scelto questa come opera del mese!!!
M@uro- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 30.07.09
Età : 68
Località : cairo montenotte sv
Re: OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
Mi sono fatto un pò aspettare prima di dire la mia su quest'opera, ma certe cose vanno fatte quando ci si sente proprio ispirati a farle, altrimenti non si rende loro giustizia.
Credo che ognuno di noi si aspettasse questo quadro come opera del mese ormai da lungo tempo.
Certo che ci vuole del fegato per accettare di confrontarsi con il Caravaggio!
L'interpretazione che ne dà Nunziante è molto simile e al tempo stesso molto diversa dall'originale, come è giusto che sia altrimenti sarebbe un'opera inutile.
Inutile soffermarsi sulle similitudini tra i due quadri, sin troppo facile e pure banale, più interessante senz'altro parlare della loro diversità.
Molto acuta l'osservazione di Boy sulla diversa curvatura del tronco e della schiena dell'angelo (l'Arcangelo Uriele, per la precisione), più morbide (non a caso).
Del resto l'opera di Nunziante è più morbida in tutta la sua impostazione, non solo in quell'elemento.
Basti pensare alle luci: molto contrastato il Caravaggio (mica per niente, era famoso proprio per questo) che illumina prepotentemente l'angelo e il Santo, quasi come avessero un faro puntato precisamente su di essi, metafora della presenza divina che li irradia, in realtà la vera protagonista dell'opera ancor più dei soggetti ritratti.
Tale luce lascia pressochè al buio tutti gli elementi di contorno, pur non secondari, creando così un quadro altamente drammatico e tormentato, che sottolinea la sofferenza dell'estasi.
Più omogeneamente illuminata l'opera di Nunziante, che toglie un pò di drammaticità alla scena dell'estasi, elemento principale, ovviamente, ma non più protagonista unico ed assoluto nella sua versione del quadro, dovendo fare i conti con uno spiccato elemento naturalistico - paesaggistico ben presente e decodificabile.
Qui l'elemento sacro a me pare meno protagonista in quanto la "luce sacra" spartisce la scena con la la "luce d'ambiente" che illumina il resto dell'opera, quindi la presenza divina si avverte con meno forza.
L'opera di Nunziante per quello che si può capire dalla foto è più piacevole da guardare, meno aggressiva all'occhio e con più spunti coloristici - stupenda la foresta illuminata di arancio sullo sfondo - cosa ben coerente con il percorso pittorico e la personalità del Maestro, tutta tesa a perseguire la bellezza sopra ogni cosa.
Del resto anche nella bellezza e nella natura si può trovare Dio; un diverso percorso, una diversa visione per giungere allo stsso risultato.
E' intrigante vedere come lo stesso soggetto possa essere reinterpretato portando a delle sensazioni così diverse; a me pare che Nunziante insegua più il senso di pace dato dall'unione con il divino che il tormento del momento dell'incontro in quanto tale.
Inutile fare graduatorie, cosa che sarebbe offensiva per il Caravaggio non fosse altro per il ruolo storico che riveste; peraltro mi sono fatto l'idea che questo ne esca molto sminuito in foto, più che il Nunziante, mentre visto di persona dovrebbe esplodere in tutto il suo pathos; quello che comunque si può tranquillamente dire è che Nunziante è riuscito a farne una versione senz'altro degna di essergli posta a fianco e non mi pare proprio poco, ma proprio per niente, visto con chi si è confrontato.
E pensare che c'è chi se lo è messo in casa...
Credo che ognuno di noi si aspettasse questo quadro come opera del mese ormai da lungo tempo.
Certo che ci vuole del fegato per accettare di confrontarsi con il Caravaggio!
L'interpretazione che ne dà Nunziante è molto simile e al tempo stesso molto diversa dall'originale, come è giusto che sia altrimenti sarebbe un'opera inutile.
Inutile soffermarsi sulle similitudini tra i due quadri, sin troppo facile e pure banale, più interessante senz'altro parlare della loro diversità.
Molto acuta l'osservazione di Boy sulla diversa curvatura del tronco e della schiena dell'angelo (l'Arcangelo Uriele, per la precisione), più morbide (non a caso).
Del resto l'opera di Nunziante è più morbida in tutta la sua impostazione, non solo in quell'elemento.
Basti pensare alle luci: molto contrastato il Caravaggio (mica per niente, era famoso proprio per questo) che illumina prepotentemente l'angelo e il Santo, quasi come avessero un faro puntato precisamente su di essi, metafora della presenza divina che li irradia, in realtà la vera protagonista dell'opera ancor più dei soggetti ritratti.
Tale luce lascia pressochè al buio tutti gli elementi di contorno, pur non secondari, creando così un quadro altamente drammatico e tormentato, che sottolinea la sofferenza dell'estasi.
Più omogeneamente illuminata l'opera di Nunziante, che toglie un pò di drammaticità alla scena dell'estasi, elemento principale, ovviamente, ma non più protagonista unico ed assoluto nella sua versione del quadro, dovendo fare i conti con uno spiccato elemento naturalistico - paesaggistico ben presente e decodificabile.
Qui l'elemento sacro a me pare meno protagonista in quanto la "luce sacra" spartisce la scena con la la "luce d'ambiente" che illumina il resto dell'opera, quindi la presenza divina si avverte con meno forza.
L'opera di Nunziante per quello che si può capire dalla foto è più piacevole da guardare, meno aggressiva all'occhio e con più spunti coloristici - stupenda la foresta illuminata di arancio sullo sfondo - cosa ben coerente con il percorso pittorico e la personalità del Maestro, tutta tesa a perseguire la bellezza sopra ogni cosa.
Del resto anche nella bellezza e nella natura si può trovare Dio; un diverso percorso, una diversa visione per giungere allo stsso risultato.
E' intrigante vedere come lo stesso soggetto possa essere reinterpretato portando a delle sensazioni così diverse; a me pare che Nunziante insegua più il senso di pace dato dall'unione con il divino che il tormento del momento dell'incontro in quanto tale.
Inutile fare graduatorie, cosa che sarebbe offensiva per il Caravaggio non fosse altro per il ruolo storico che riveste; peraltro mi sono fatto l'idea che questo ne esca molto sminuito in foto, più che il Nunziante, mentre visto di persona dovrebbe esplodere in tutto il suo pathos; quello che comunque si può tranquillamente dire è che Nunziante è riuscito a farne una versione senz'altro degna di essergli posta a fianco e non mi pare proprio poco, ma proprio per niente, visto con chi si è confrontato.
E pensare che c'è chi se lo è messo in casa...
axis- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 15.11.09
Re: OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
Che dire ancora.. l'ho messa come sfondo in tutti i miei 3 computer
Re: OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2010
Faccio i complimenti ad Axis per aver colto nel segno su tutti i fronti. Io ho avuto modo di essere presente all'inaugurazione della mostra a Rimini sabato scorso ed il mio primo pensiero alla vista dell'opera è stato " Non è possibile !!".
Quando credi di poter approcciare le opere del Maestro consapevole che oramai quelle precedenti abbiano già evocato in te ogni sorta di emozione, eccoti nuovamente cadere esanime di fronte all'ennesimo capolavoro! Ed anche stavolta la caduta è attutita, smorzata, avvolta dall'atmosfera silente in cui l'estasi caravaggesca, rivisitata dal Maestro, prende forma.
Poco importa se la folla accorsa all'inaugurazione fluisca mormorando e stupendo all'interno delle sale, quell'arcangelo ti ha già rapito altrove:
al cospetto di quel santo così graziatamente mistico, spogliato della drammaticità originaria;
immerso in quella vegetazione selvatica tipica del "calvario serafico", mitigata dal quieto reflusso marino pacatamente illuminato da una luna nunziantamente svelata;
attratto da quell'arancio fumoso, testimonianza di presenza volutamente poco invasiva del fuoco vivo e crepitante che solo qualche metro più in là, in un'altra opera, sembra scaldare davvero.
Il tutto chiaramente assecondato dalla tecnica sopraffina del Maestro, per nulla intimorito ne inibito dalla semplicità della tavolozza caravaggesca con la quale s'è cimentato.
L'idea poi dell'oltraggio che credevo aver perpetrato recandomi prima dinanzi all'opera di Nunziante e poi a quella del Caravaggio, si è ridimensionata quasi subito al cospetto di quest'ultima.......ma forse non mi ero completamente riavuto dall'estasi nella quale ero caduto solo qualche minuto prima......
Inutile palesarvi l'invidia per l'amico Mauro!!!
Quando credi di poter approcciare le opere del Maestro consapevole che oramai quelle precedenti abbiano già evocato in te ogni sorta di emozione, eccoti nuovamente cadere esanime di fronte all'ennesimo capolavoro! Ed anche stavolta la caduta è attutita, smorzata, avvolta dall'atmosfera silente in cui l'estasi caravaggesca, rivisitata dal Maestro, prende forma.
Poco importa se la folla accorsa all'inaugurazione fluisca mormorando e stupendo all'interno delle sale, quell'arcangelo ti ha già rapito altrove:
al cospetto di quel santo così graziatamente mistico, spogliato della drammaticità originaria;
immerso in quella vegetazione selvatica tipica del "calvario serafico", mitigata dal quieto reflusso marino pacatamente illuminato da una luna nunziantamente svelata;
attratto da quell'arancio fumoso, testimonianza di presenza volutamente poco invasiva del fuoco vivo e crepitante che solo qualche metro più in là, in un'altra opera, sembra scaldare davvero.
Il tutto chiaramente assecondato dalla tecnica sopraffina del Maestro, per nulla intimorito ne inibito dalla semplicità della tavolozza caravaggesca con la quale s'è cimentato.
L'idea poi dell'oltraggio che credevo aver perpetrato recandomi prima dinanzi all'opera di Nunziante e poi a quella del Caravaggio, si è ridimensionata quasi subito al cospetto di quest'ultima.......ma forse non mi ero completamente riavuto dall'estasi nella quale ero caduto solo qualche minuto prima......
Inutile palesarvi l'invidia per l'amico Mauro!!!
Nicola- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 17.12.10
Età : 53
Località : Cesena
Argomenti simili
» OPERA DEL MESE: Dicembre 2015
» L'OPERA DEL MESE (DICEMBRE 2012)
» Opera del mese: DICEMBRE 2013
» OPERA DEL MESE: Dicembre 2014
» OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2009
» L'OPERA DEL MESE (DICEMBRE 2012)
» Opera del mese: DICEMBRE 2013
» OPERA DEL MESE: Dicembre 2014
» OPERA DEL MESE: DICEMBRE 2009
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.