DA PICASSO A NUNZIANTE 19-25/10/2015 BRUGGE (B)
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Re: DA PICASSO A NUNZIANTE 19-25/10/2015 BRUGGE (B)
Il maestro Nunziante con il dott. Guido Folco, direttore del museo MIIT - Museo Internazionale Italia Arte, curatore dell'evento
Re: DA PICASSO A NUNZIANTE 19-25/10/2015 BRUGGE (B)
Le opere esposte a Brugge varieranno da quelle dell'impressionismo di Picasso, di Jean-Baptiste Corot, Eugène Boudin, Claude Monet, Auguste Renoir, e ancora di Edgard Degas, Paul Signac, Auguste Rodin and Henri de Toulouse-Lautrec verranno affiancate alle tele del maestro Nunziante in un antico complesso ristrutturato a pochi metri dalla splendida Chiesa di Notre Dame, nella quale tra l'altro è conservata la scultura di Michelangelo "La Vergine e il Bambino"
Re: DA PICASSO A NUNZIANTE 19-25/10/2015 BRUGGE (B)
Questa sarà la copertina del catalogo:
La mostra di Brugge, in Belgio, sarà inaugurata tra dieci giorni e vedrà presente con 40 opere il maestro Nunziante, affiancato ai grandi maestri impressionisti e alle prestigiosissime opere di Pablo Picasso
La mostra di Brugge, in Belgio, sarà inaugurata tra dieci giorni e vedrà presente con 40 opere il maestro Nunziante, affiancato ai grandi maestri impressionisti e alle prestigiosissime opere di Pablo Picasso
Re: DA PICASSO A NUNZIANTE 19-25/10/2015 BRUGGE (B)
quella conchiglia sospesa mi sembra una novità assoluta.
Comunicato stampa
“FROM PICASSO TO NUNZIANTE”
MUSEO CENTRE OF MODERN ART SITE OUD SINT-JAN
BRUGGE (BELGIO)
DAL 19 AL 25 OTTOBRE 2015
INAUGURAZIONE: LUNEDI’ 19 OTTOBRE 2015, DALLE ORE 16.00
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la mostra “From Picasso To Nunziante” presso il Museo Centre of Modern Art Site Oud Sint-Jan di Brugge, in Belgio, curata da Guido Folco.
ll Museo Centre of Modern Art Site Oud Sint-Jan di Bruges è tra gli spazi espositivi e centri polifunzionali culturali più importanti al mondo. In occasione della Triennale di Bruges, eccezionale appuntamento di arte e creatività che coinvolge tutto il Belgio e i Paesi del Nord Europa, l’Oud Sint-Jan ospita quindi l’evento dedicato al maestro italiano, dal 19 al 25 ottobre prossimi, in contemporanea con il secondo grande evento in programma al Museo di Brugge: la mostra “Picasso-Mirò”, che vede in collezione capolavori di artisti quali Jean-Baptiste Corot, Eugène Boudin, Claude Monet, Auguste Renoir, Edgard Degas, Paul Signac, Auguste Rodin, Henri de Toulouse-Lautrec, André Breton, René Magritte, Joan Miró, Marc Chagall, Georges Braque, Henri Matisse e Pablo Picasso. La mostra del maestro Antonio Nunziante è stata voluta e curata nell’ottica di un’anteprima internazionale del percorso che Nunziante proseguirà nei prossimi mesi sulla scena mondiale con importanti personali a Baden-Baden, al Museo Altes Dampfbad, in Germania, a Londra, alla Pall Mall Gallery e a Chicago alla 33Contemporary Gallery – Zhou Brothers Art Center Foundation.
TESTO CRITICO
La scelta curatoriale di presentare una selezione importante di quaranta opere storiche del maestro Antonio Nunziante accanto e in continuità ad alcuni tra i capolavori dei più eminenti artisti dei secoli scorsi nasce dal duplice obiettivo di proseguire un percorso internazionale che ha visto i dipinti di Nunziante raccontare per immagini la stretta condivisione di intenti che sta alla base del rapporto, ancora oggi indissolubile, tra arte moderna e arte contemporanea. Elemento, questo, evidenziato dalle recenti mostre di Nunziante, tra cui quella a Palazzo Ducale di Genova, che ha visto i suoi “Paesaggi della Luce” narrare l’evoluzione stilistica e concettuale dall’interpretazione del ‘bello di natura’ di Van Gogh e Gauguin, naturalistica ed espressionista, alle visioni intellettuali e mentali del maestro italiano, in cui il colore e la luce si fanno portatori di sentimento e vibrazioni interiori. In tali lavori Nunziante esprime una poetica del colore e della luce, della materia e del segno dinamica e veemente, istintiva e sapientemente calibrata, attraverso cui emerge non soltanto la ricerca stilistica e sperimentale del maestro, condotta nel corso del suo percorso stilistico, ma anche e soprattutto quell’eterna e sublime partecipazione d’intenti che unisce da sempre l’artista al mondo delle universali emozioni. E’ il caso di dipinti come “Suoni, percorsi e luci”, “Super Natura”, “Io sono il Signore degli spazi vuoti e dei suoi itinerari, conosco il mio”, in cui la matericità del pigmento costruisce una natura viva, palpitante, reale, sposandosi ad una concettualità simbolica del contenuto. Luci e colori che diventano espressioni dello spirito in altri capolavori nunziantiani, presentati in occasione della mostra “Nunziante. Dal Caravaggio”, curata da Marco Goldin a Castel Sismondo di Rimini nel 2011. L’esposizione ha rappresentato l’occasione unica per ammirare il capolavoro del genio lombardo “Estasi di San Francesco”, realizzato tra il 1594 e il 1595, reinterpretato da Antonio Nunziante secondo canoni stilistici moderni e immortali al contempo. Qui è la profondità dei contrasti chiaroscurali, morbida e rarefatta, quasi un sospiro rispetto alla poetica caravaggesca, a sperimentare l’attualità di un linguaggio poetico che in Nunziante è sempre proiettato verso il futuro e la speranza, verso la salvezza e la redenzione dell’Uomo nella storia. Il passaggio diventa immediato e naturale alla grande stagione del Simbolismo e della Metafisica, con cui Nunziante intrattiene un rapporto epidermico e sensuale. La mostra “Isole del pensiero. Böcklin, de Chirico, Nunziante “, presentata al Palazzo Comunale di Fiesole nel 2011, documenta, come scrive il curatore Giovanni Faccenda, “una ideale convergenza intellettuale fra i tre protagonisti, lungo una linea di continuità fra modernità e contemporaneità. Una linea, cui è estraneo qualsiasi concetto di “discepolato” e nella quale emergono senz’altro più numerose le differenze delle affinità fra Böcklin, de Chirico e Nunziante. Ciascuno, peraltro, viaggiatore isolato, in epoche diverse, nel misterioso ed intrigante universo della metafisica”. Ecco, allora, che il percorso di Nunziante si fa limpida espressione di un mestiere antico, quello di pittore, ma anche di scultore e artista-artigiano, inteso quest’ultimo come mediatore tra scienza e natura, spirito e realtà, idea e immaginazione, come sosteneva Friedrich Schelling nel 1800, in “Sistema della filosofia trascendentale”. Per il filosofo tedesco, infatti, l’unione di spirito e natura, che tendono a risolversi l’uno nell’altra, risulta istintiva e immediata, possibile solamente attraverso l’anima e il sentimento, superando così d’un sol balzo le teorizzazioni del Secolo dei Lumi e la loro rigida razionalizzazione dell’universo. Anche sotto questo aspetto, Nunziante riesce a scardinare i canoni del contemporaneo, sempre più orientato ad una provocatoria e sterile concettualizzazione, per orientare l’estetica del suo linguaggio pittorico verso un ideale di forma e contenuto che trascenda il contingente, per divenire eterno e universale alfabeto esistenziale. La mostra si apre quindi con il percorso dedicato agli Impressionisti e alla collezione permanente del Museo, con opere di Jean-Baptiste Corot, Eugène Boudin, Claude Monet, Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Signac, Auguste Rodin ed Henry de Toulouse-Lautrec. In una prosecuzione ideale della ricerca artistica dell’epoca, la filosofia luministica e cromatica della stagione impressionista si evolve nella visione immaginifica del Surrealismo di Mirò e Magritte, come del Fauvismo di Matisse, per fondersi infine nelle visionarie fantasie di Chagall o nel cubismo di Picasso, che hanno rivoluzionato lo sguardo sulla società e sul mondo. Ogni opera di Nunziante diventa così come un ‘Teatròn’ dell’antica Grecia, un ‘luogo dello sguardo’, in cui non siamo noi ad osservare, ma da cui siamo scrutati dal dio della verità e della storia: un teatro ideale, quindi, su cui si affacciano arcaiche presenze ed immortali emozioni. Anche in tale parallelo possibile, tra l’arte di Nunziante e questi maestri, testimoni della pittura moderna, è infatti imprescindibile una profonda riflessione intorno all’Uomo e allo spirito della natura, a quel panteismo sognante che ci permette di intravvedere nelle nuvole sinuose di Nunziante, nei suoi cieli abbandonati ad uno sguardo disteso sul mondo, negli interni spalancati sul Sublime dell’inconscio e dell’inconoscibile l’eterna e immutabile poesia dell’Universo.
GUIDO FOLCO
DATI DELLA MOSTRA:
“FROM PICASSO TO NUNZIANTE” DAL 19 AL 25 OTTOBRE 2015
INAUGURAZIONI: LUNEDI’ 19 OTTOBRE DALLE ORE 16.
MUSEO CENTRE OF MODERN ART SITE OUD SINT-JAN – Mariastraat 38 - BRUGGE
ORARI MUSEO: 10-17
INFORMAZIONI:
MUSEO MIIT - CORSO CAIROLI 4 TORINO
TEL. 011.8129776 – WWW.MUSEOMIIT.IT – INFO@MUSEOMIIT.IT
STUDIO NUNZIANTE: 011.9376877
ITALIA ARTE – MUSEO MIIT
C.so Cairoli, 4 - 10123 Torino
Tel. / Fax: 011.8129776 Guido Folco - Tel. 011.8129776 - 334.3135903
info@italiaarte.it - www.italiaarte.it – INFO@MUSEOMIIT.IT – WWW.MUSEOMIIT.IT
MUSEO CENTRE OF MODERN ART SITE OUD SINT-JAN
BRUGGE (BELGIO)
DAL 19 AL 25 OTTOBRE 2015
INAUGURAZIONE: LUNEDI’ 19 OTTOBRE 2015, DALLE ORE 16.00
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la mostra “From Picasso To Nunziante” presso il Museo Centre of Modern Art Site Oud Sint-Jan di Brugge, in Belgio, curata da Guido Folco.
ll Museo Centre of Modern Art Site Oud Sint-Jan di Bruges è tra gli spazi espositivi e centri polifunzionali culturali più importanti al mondo. In occasione della Triennale di Bruges, eccezionale appuntamento di arte e creatività che coinvolge tutto il Belgio e i Paesi del Nord Europa, l’Oud Sint-Jan ospita quindi l’evento dedicato al maestro italiano, dal 19 al 25 ottobre prossimi, in contemporanea con il secondo grande evento in programma al Museo di Brugge: la mostra “Picasso-Mirò”, che vede in collezione capolavori di artisti quali Jean-Baptiste Corot, Eugène Boudin, Claude Monet, Auguste Renoir, Edgard Degas, Paul Signac, Auguste Rodin, Henri de Toulouse-Lautrec, André Breton, René Magritte, Joan Miró, Marc Chagall, Georges Braque, Henri Matisse e Pablo Picasso. La mostra del maestro Antonio Nunziante è stata voluta e curata nell’ottica di un’anteprima internazionale del percorso che Nunziante proseguirà nei prossimi mesi sulla scena mondiale con importanti personali a Baden-Baden, al Museo Altes Dampfbad, in Germania, a Londra, alla Pall Mall Gallery e a Chicago alla 33Contemporary Gallery – Zhou Brothers Art Center Foundation.
TESTO CRITICO
La scelta curatoriale di presentare una selezione importante di quaranta opere storiche del maestro Antonio Nunziante accanto e in continuità ad alcuni tra i capolavori dei più eminenti artisti dei secoli scorsi nasce dal duplice obiettivo di proseguire un percorso internazionale che ha visto i dipinti di Nunziante raccontare per immagini la stretta condivisione di intenti che sta alla base del rapporto, ancora oggi indissolubile, tra arte moderna e arte contemporanea. Elemento, questo, evidenziato dalle recenti mostre di Nunziante, tra cui quella a Palazzo Ducale di Genova, che ha visto i suoi “Paesaggi della Luce” narrare l’evoluzione stilistica e concettuale dall’interpretazione del ‘bello di natura’ di Van Gogh e Gauguin, naturalistica ed espressionista, alle visioni intellettuali e mentali del maestro italiano, in cui il colore e la luce si fanno portatori di sentimento e vibrazioni interiori. In tali lavori Nunziante esprime una poetica del colore e della luce, della materia e del segno dinamica e veemente, istintiva e sapientemente calibrata, attraverso cui emerge non soltanto la ricerca stilistica e sperimentale del maestro, condotta nel corso del suo percorso stilistico, ma anche e soprattutto quell’eterna e sublime partecipazione d’intenti che unisce da sempre l’artista al mondo delle universali emozioni. E’ il caso di dipinti come “Suoni, percorsi e luci”, “Super Natura”, “Io sono il Signore degli spazi vuoti e dei suoi itinerari, conosco il mio”, in cui la matericità del pigmento costruisce una natura viva, palpitante, reale, sposandosi ad una concettualità simbolica del contenuto. Luci e colori che diventano espressioni dello spirito in altri capolavori nunziantiani, presentati in occasione della mostra “Nunziante. Dal Caravaggio”, curata da Marco Goldin a Castel Sismondo di Rimini nel 2011. L’esposizione ha rappresentato l’occasione unica per ammirare il capolavoro del genio lombardo “Estasi di San Francesco”, realizzato tra il 1594 e il 1595, reinterpretato da Antonio Nunziante secondo canoni stilistici moderni e immortali al contempo. Qui è la profondità dei contrasti chiaroscurali, morbida e rarefatta, quasi un sospiro rispetto alla poetica caravaggesca, a sperimentare l’attualità di un linguaggio poetico che in Nunziante è sempre proiettato verso il futuro e la speranza, verso la salvezza e la redenzione dell’Uomo nella storia. Il passaggio diventa immediato e naturale alla grande stagione del Simbolismo e della Metafisica, con cui Nunziante intrattiene un rapporto epidermico e sensuale. La mostra “Isole del pensiero. Böcklin, de Chirico, Nunziante “, presentata al Palazzo Comunale di Fiesole nel 2011, documenta, come scrive il curatore Giovanni Faccenda, “una ideale convergenza intellettuale fra i tre protagonisti, lungo una linea di continuità fra modernità e contemporaneità. Una linea, cui è estraneo qualsiasi concetto di “discepolato” e nella quale emergono senz’altro più numerose le differenze delle affinità fra Böcklin, de Chirico e Nunziante. Ciascuno, peraltro, viaggiatore isolato, in epoche diverse, nel misterioso ed intrigante universo della metafisica”. Ecco, allora, che il percorso di Nunziante si fa limpida espressione di un mestiere antico, quello di pittore, ma anche di scultore e artista-artigiano, inteso quest’ultimo come mediatore tra scienza e natura, spirito e realtà, idea e immaginazione, come sosteneva Friedrich Schelling nel 1800, in “Sistema della filosofia trascendentale”. Per il filosofo tedesco, infatti, l’unione di spirito e natura, che tendono a risolversi l’uno nell’altra, risulta istintiva e immediata, possibile solamente attraverso l’anima e il sentimento, superando così d’un sol balzo le teorizzazioni del Secolo dei Lumi e la loro rigida razionalizzazione dell’universo. Anche sotto questo aspetto, Nunziante riesce a scardinare i canoni del contemporaneo, sempre più orientato ad una provocatoria e sterile concettualizzazione, per orientare l’estetica del suo linguaggio pittorico verso un ideale di forma e contenuto che trascenda il contingente, per divenire eterno e universale alfabeto esistenziale. La mostra si apre quindi con il percorso dedicato agli Impressionisti e alla collezione permanente del Museo, con opere di Jean-Baptiste Corot, Eugène Boudin, Claude Monet, Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Signac, Auguste Rodin ed Henry de Toulouse-Lautrec. In una prosecuzione ideale della ricerca artistica dell’epoca, la filosofia luministica e cromatica della stagione impressionista si evolve nella visione immaginifica del Surrealismo di Mirò e Magritte, come del Fauvismo di Matisse, per fondersi infine nelle visionarie fantasie di Chagall o nel cubismo di Picasso, che hanno rivoluzionato lo sguardo sulla società e sul mondo. Ogni opera di Nunziante diventa così come un ‘Teatròn’ dell’antica Grecia, un ‘luogo dello sguardo’, in cui non siamo noi ad osservare, ma da cui siamo scrutati dal dio della verità e della storia: un teatro ideale, quindi, su cui si affacciano arcaiche presenze ed immortali emozioni. Anche in tale parallelo possibile, tra l’arte di Nunziante e questi maestri, testimoni della pittura moderna, è infatti imprescindibile una profonda riflessione intorno all’Uomo e allo spirito della natura, a quel panteismo sognante che ci permette di intravvedere nelle nuvole sinuose di Nunziante, nei suoi cieli abbandonati ad uno sguardo disteso sul mondo, negli interni spalancati sul Sublime dell’inconscio e dell’inconoscibile l’eterna e immutabile poesia dell’Universo.
GUIDO FOLCO
DATI DELLA MOSTRA:
“FROM PICASSO TO NUNZIANTE” DAL 19 AL 25 OTTOBRE 2015
INAUGURAZIONI: LUNEDI’ 19 OTTOBRE DALLE ORE 16.
MUSEO CENTRE OF MODERN ART SITE OUD SINT-JAN – Mariastraat 38 - BRUGGE
ORARI MUSEO: 10-17
INFORMAZIONI:
MUSEO MIIT - CORSO CAIROLI 4 TORINO
TEL. 011.8129776 – WWW.MUSEOMIIT.IT – INFO@MUSEOMIIT.IT
STUDIO NUNZIANTE: 011.9376877
ITALIA ARTE – MUSEO MIIT
C.so Cairoli, 4 - 10123 Torino
Tel. / Fax: 011.8129776 Guido Folco - Tel. 011.8129776 - 334.3135903
info@italiaarte.it - www.italiaarte.it – INFO@MUSEOMIIT.IT – WWW.MUSEOMIIT.IT
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