Asta MEETING ART Domenica 8 Gennaio 2012 ore 13:00

Salvo ha scritto:

pierpaolo ha scritto:Adesso a 3.200 , coefficiente 4,8

e' l effetto speciale!

si l'ho penso anche io, cmq l'opera merita.

Lucamenes ha scritto:

Aggiudicato a 3.400 + diritti = coefficiente 5,1

Giuseppe77 ha scritto:

Salvo ha scritto:

pierpaolo ha scritto:Adesso a 3.200 , coefficiente 4,8

e' l effetto speciale!

si l'ho penso anche io, cmq l'opera merita.

Speriamo che invece sia il futuro trend delle opere del Maestro sul secondario , da coefficiente 5 a salire .

risultato da 6,5, diciamo che sopra coefficente 5 siamo nella sufficenza piena.
va acnhe considerato che molti potenziali clienti avevano gia speso in mattinata.

Ricordiamoci che questa è comunque un'opera del 2000 , il vero raffronto avverrà con il lotto successivo .

pierpaolo ha scritto:Ricordiamoci che questa è comunque un'opera del 2000 , il vero raffronto avverrà con il lotto successivo .

certo l'altro è un lotto assai più appetibile.

Quest'opera è stata aggiudicata allo stesso prezzo di chi l'ha comprata nel 2002 quando a venderle era telemarket.
L'opera nel 2002 si vendeva a coefficiente 4,25, cioè 3.400 euro.
Da qui però si deve togliere il 16% di spese.

Chi l'ha comprata però l'ha pagata decisamente di più, sommandoci i diritti d'asta, il diritto di seguito e l'eventuale trasporto, quindi (22%+4%+ ?) arrivando minimo a 4.350 euro. Coefficiente 5,43 circa euro più, euro meno.

Insomma per chi l'ha comprata è stata una piccola rimessa andando quasi alla pari.
Per chi l'ha comprata è stato un acquisto decisamente conveniente considerando l'attuale coefficiente.

In ogni caso, questo vale per qualsiasi artista che viene venduto nel secondario, la distanza tra il mercato primario e quello secondario, in condizioni ottimali si colma entro i dieci anni.
Per artisti che non hanno un margine di rivalutazione ottimale come il maestro, questa distanza si colma in tempi molto più lunghi.
Per alcuni invece non si colmerà mai, resteranno sempre un mattone che avrà fatto guadagnare solo il venditore gallerista illudendovi che l'artista sarebbe cresciuto del 200% nei prossimi mesi.

Fatta questa premessa, concludo l'analisi economica dicendo:
- l'opera era di qualità media, di un ciclo medio del maestro e l'aggiudicazione si può definire in media con quella che poteva essere la rivalutazione dell'opera.
La rivalutazione è stata del 28% in 10 anni circa, quindi 2.8% annuo, sempre più del nostro c\c bancario dove mi corrispondono interessi 0,02% lordi.
Alla fine l'unica chi ci guadagna come sempre è la casa d'asta (16+22= 38).

Tutti questi ragionamenti vanno bene naturalmente solo per l'economia e non per la passione per l'arte.
Quella ricordiamolo non ha coefficienti o rivalutazioni.

Per chi pensa che sia facile arricchirsi con l'arte bisogna sottolineare un passaggio del post di Stefano:
chi l'ha comprata nel 2002 l'ha rivenduta 10 anni dopo rimettendoci dei soldi.
Credo il 16%, correggimi notaio, il che significa -1,6% annuo per 10 anni di fila.
E questo su Nunzante, che è uno degli artisti che ha avuto uno dei trend più regolari di crescita negli stessi 10 anni, quindi comunque uno dei posti migliori su cui mettere soldi su un artista "emergente" (nel 2002 lo era...)
Meditate gente, meditate, e per questo motivo in arte compratevi solo opere che vi colpiscono veramente al cuore...

Assolutamente vero, Axis.

Se andiamo a verificare le opere che abbiamo comprato in generale nelle nostre collezioni, esaminando questi aspetti economici evidenziati tra il mercato primario e quello secondario, si scopre amaramente che sono pochi gli artisti che fanno guadagnare in arte.
Nunziante è in ascesa costante e sul secondario ormai non scende più sotto i 4 punti.
Non sono molti gli artisti che garantiscono risultati simili, forse meno del 10% del totale.

d'altronde uando si compra a prezzo pieno sul primario occorre pazientare anche solo per riprendere i soldi spesi, rimane il fatto che un olio del 2000 ha fatto meno delle tempere andate in asta a giugno, credo che il soggetto forse non apprezzato da tutti possa aver influito.

A proposito della lunga riflessione tecnica di Stefano,devo dire che non sempre le case d'asta ti fanno pagare in aggiunta alle commissioni,il diritto di seguito.
A me ad esempio non l'hanno fatta pagare.

gerardo ha scritto:A proposito della lunga riflessione tecnica di Stefano,devo dire che non sempre le case d'asta ti fanno pagare in aggiunta alle commissioni,il diritto di seguito.
A me ad esempio non l'hanno fatta pagare.

Scusa la mia ignoranza Gerry, ma cos'è il diritto di seguito?

pennati andrea ha scritto:

gerardo ha scritto:A proposito della lunga riflessione tecnica di Stefano,devo dire che non sempre le case d'asta ti fanno pagare in aggiunta alle commissioni,il diritto di seguito.
A me ad esempio non l'hanno fatta pagare.

Scusa la mia ignoranza Gerry, ma cos'è il diritto di seguito?

ecco il seguito del diritto:
https://antonionunziante.forumattivo.com/t84-diritti-di-seguito-siae?highlight=diritto+di+seguito

gerardo ha scritto:A proposito della lunga riflessione tecnica di Stefano,devo dire che non sempre le case d'asta ti fanno pagare in aggiunta alle commissioni,il diritto di seguito.
A me ad esempio non l'hanno fatta pagare.

Dipende da 3 fattori, perchè il diritto entra in gioco in questi termini:
OPERAZIONI SOGGETTE AL DIRITTO DI SEGUITO
Vendite d’opere e manoscritti che prevedono l’intervento, a titolo di venditori, acquirenti o intermediari, dei professionisti del mercato dell’arte con prezzi- al netto dell’imposta- pari o superiori a € 3.000,00.
Il diritto non si applica, inoltre, quando il venditore (professionista) abbia acquistato l’opera direttamente dall’autore nei tre anni precedenti la vendita ed il prezzo di quest’ultima non superi € 10.000,00.
La vendita si presume effettuata oltre i tre anni dall’acquisto, salvo prova contraria fornita dal venditore.