Intervista Nunziante su ARTE IN
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Intervista Nunziante su ARTE IN
Ecco a voi l'intervista di Myriam Zerbi al maestro per la rivista ArteIn:
1) Come, quando e in che modo lei bambino si è reso conto che l’arte era la strada del suo destino…?
In modo apparentemente naturale, come tutti i bambini facevo del disegnare e colorare un mezzo per ritrovarmi in momenti di serenità, e comunicare con un mio linguaggio la "joie de vivre" alle persone care, così all'età di otto anni mi fu regalata una scatola di sei colori ad olio e su un fondo di cartone di una scatola di scarpe dipinsi dal vero un vaso di gerani rossi che si proiettava su un bellissimo cielo azzurro, e così è iniziata la mia magnifica ossessione.
2) Vuoti di gente, gli spazi della sua pittura sono limpidi, chiari, niente a offuscarne il nitore di visioni. Entriamo pronti ad accoglierne la forza simbolica, l’energia che si fonda sulla prossimità, anche affettiva, con il passato e con il meraviglioso. Mettendo luoghi e oggetti in scena, il pittore-poeta chiede la complicità di chi guarda per dare un senso ad ogni poetico accadimento?
"Ho bisogno di spazi vuoti, per proiettare immagini che non esistono ancora", in sintesi è questo mio pensiero la matrice del mio lavoro, uno spazio quasi zen dove il vuoto è carico di energia, di silenzi e di suoni assordanti, di luci e di ombre, di presenze che si materializzano attraverso il mezzo della pittura, e in questo teatro dell'immaginifico l'osservatore diventa protagonista in una dimensione atemporale, e attraverso metafore e simbologie a volte celate trova il luogo, la sua visione che non necessariamente è la mia, dipingo sogni non dogmi...
3) Magica e magnetica la sua pittura è classica, densa di riferimenti puntuali - Boeckin e la sua isola dei morti, De Chirico con i suoi cavalli - e di potenza metaforica. I luoghi sospesi, dilatati, le nuvole e le bolle di vetro, la rosa e le statue greco-romane, in che modo il pittore vuole che questo suo mondo di bellezza agisca sullo spettatore contemporaneo?
"La bellezza salverà il mondo" scrisse Dostoevskij, dopo quasi due secoli questo suo aforisma è oggi più che mai attuale in un mondo globalizzato dove nei molteplici linguaggi trovano spazio scontate trasgressioni, astrusi concettualismi, la visione è proiettata verso il lato più oscuro dell'essere e con questo non voglio dire che è tutto deleterio, ci sono anche artisti dalla ricerca più esasperata che apprezzo molto. Il mio intento è quello di indurre lo spettatore contemporaneo ad una riflessione sul "bello" che non è quello conformista e di superficie, la luce, le forme, gli spazi vuoti sono per me il fine ultimo per una "bellezza interiore".
Thanks to Laura and Metamediale.
1) Come, quando e in che modo lei bambino si è reso conto che l’arte era la strada del suo destino…?
In modo apparentemente naturale, come tutti i bambini facevo del disegnare e colorare un mezzo per ritrovarmi in momenti di serenità, e comunicare con un mio linguaggio la "joie de vivre" alle persone care, così all'età di otto anni mi fu regalata una scatola di sei colori ad olio e su un fondo di cartone di una scatola di scarpe dipinsi dal vero un vaso di gerani rossi che si proiettava su un bellissimo cielo azzurro, e così è iniziata la mia magnifica ossessione.
2) Vuoti di gente, gli spazi della sua pittura sono limpidi, chiari, niente a offuscarne il nitore di visioni. Entriamo pronti ad accoglierne la forza simbolica, l’energia che si fonda sulla prossimità, anche affettiva, con il passato e con il meraviglioso. Mettendo luoghi e oggetti in scena, il pittore-poeta chiede la complicità di chi guarda per dare un senso ad ogni poetico accadimento?
"Ho bisogno di spazi vuoti, per proiettare immagini che non esistono ancora", in sintesi è questo mio pensiero la matrice del mio lavoro, uno spazio quasi zen dove il vuoto è carico di energia, di silenzi e di suoni assordanti, di luci e di ombre, di presenze che si materializzano attraverso il mezzo della pittura, e in questo teatro dell'immaginifico l'osservatore diventa protagonista in una dimensione atemporale, e attraverso metafore e simbologie a volte celate trova il luogo, la sua visione che non necessariamente è la mia, dipingo sogni non dogmi...
3) Magica e magnetica la sua pittura è classica, densa di riferimenti puntuali - Boeckin e la sua isola dei morti, De Chirico con i suoi cavalli - e di potenza metaforica. I luoghi sospesi, dilatati, le nuvole e le bolle di vetro, la rosa e le statue greco-romane, in che modo il pittore vuole che questo suo mondo di bellezza agisca sullo spettatore contemporaneo?
"La bellezza salverà il mondo" scrisse Dostoevskij, dopo quasi due secoli questo suo aforisma è oggi più che mai attuale in un mondo globalizzato dove nei molteplici linguaggi trovano spazio scontate trasgressioni, astrusi concettualismi, la visione è proiettata verso il lato più oscuro dell'essere e con questo non voglio dire che è tutto deleterio, ci sono anche artisti dalla ricerca più esasperata che apprezzo molto. Il mio intento è quello di indurre lo spettatore contemporaneo ad una riflessione sul "bello" che non è quello conformista e di superficie, la luce, le forme, gli spazi vuoti sono per me il fine ultimo per una "bellezza interiore".
Thanks to Laura and Metamediale.
Re: Intervista Nunziante su ARTE IN
in effetti ,quando guardo un opera di Nunziante cerco di vederne la bellezza che non appare sulla tela ..ma per me è molto più facile a dirsi che a farsi.. forse perchè sono troppo belle così come sono.? comunque io continuerò a provrci .Grazie Maestro
roberto 57- Affezionato
- Data d'iscrizione : 23.10.12
Re: Intervista Nunziante su ARTE IN
Scusate, ma l'intervista è già apparsa sulla rivista? Qualcuno può fare le foto all'articolo?
Thanks!
Thanks!
Re: Intervista Nunziante su ARTE IN
L'articolo apparirà sul prossimo numero Luca, quello di dicembre-gennaio 2014.Lucamenes ha scritto:Scusate, ma l'intervista è già apparsa sulla rivista? Qualcuno può fare le foto all'articolo?
Thanks!
Appena sarà disponibile inserirò l'intervista.
Stefano- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 12.11.08
Re: Intervista Nunziante su ARTE IN
grazie per l'info.Stefano ha scritto:L'articolo apparirà sul prossimo numero Luca, quello di dicembre-gennaio 2014.Lucamenes ha scritto:Scusate, ma l'intervista è già apparsa sulla rivista? Qualcuno può fare le foto all'articolo?
Thanks!
Appena sarà disponibile inserirò l'intervista.
Re: Intervista Nunziante su ARTE IN
Grazie Maestro della news, bella intervista sintetica ma riassuntiva del credo Nunziantiano.
"Il mio intento è quello di indurre lo spettatore ad una riflessione sul bello, sulla bellezza interiore in particolare".
Quella stessa bellezza che noi cerchiamo da sempre in un'opera e che ci permette di migliorare la nostra vita, la nostra esistenza.
"Il mio intento è quello di indurre lo spettatore ad una riflessione sul bello, sulla bellezza interiore in particolare".
Quella stessa bellezza che noi cerchiamo da sempre in un'opera e che ci permette di migliorare la nostra vita, la nostra esistenza.
Stefano- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 12.11.08
Re: Intervista Nunziante su ARTE IN
il prodotto del maestro e' il tipico esempio di come indurre il fruitore al viaggio interiore consegnando all opera d arte quello che e' il suo reale fine ultimo! emozione ed evasione!
Salvo- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 08.05.10
Età : 55
Località : ROMA
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