28 AGOSTO 2011 SPECIALE ORLER

La forbice dei prezzi tra il mercato primario e quello secondario oscilla in modo variegato..
Per opere di alta qualità oscilla tra i 2 e 3 punti, in meno rispetto al mercato primario.
Per opere di media qualità oscilla tra i 3 e 5 punti, in meno rispetto al mercato primario.
Per opere di scarsa qualità oscilla tra i 5 e i 6 punti, in meno rispetto al mercato primario.


Ci sono naturalmente delle eccezioni, come dei pezzi di altissima qualità che possono fare dei record price, ma l'andazzo è questo e vale per tutti gli artisti il discorso tra il mercato primario e quello secondario.
Bisogna saper scegliere, stando attenti alle occasioni e alle emozioni....

Per la legge dei grandi numeri prima o poi anche i capolavori finiranno sul secondario.
Non bisogna avere fretta e occorre sperare che ciò avvenga prima che il coefficiente sul primario diventi 30.....

Io aggiungerei anche qualche altro fattore , su cui si potrebbe discutere mesi senza cavarne un ragno .

1)Il periodo dell'opera (Es. De Chirico 1919 vs De Chirico 1972 , ma anche Dalì pre e post anni '60 ecc......) , da controbilanciare con la qualità intrinseca dell'opera singola .

2)La dimensione (Es. E' più facile piazzare con molti rilanci a seguito un olio di Picasso periodo blu 120x150 , e rifarsi per intero del suo valore , o un disegno del '69 20x30 ''belloccio'' ? )

3)La casa d'asta dove la si batte (Es. I due Picasso sopra citati alla Blindarte faranno 3xx e 1x , a Milano 20xx e 9x , a Pechino 45xx e 15x , in un paesinno di 140 persone sperduto nel cuore dell' Appennino isolato da tutto e da tutti 0,7 e 0,002 )

Ho deciso in questo momento che parteciperò a tutte le aste dei paesini sugli Appennini.

Per tutti quelli che si sono persi l'anteprima dello Speciale ecco il video della presentazione fatta il 27/08/2011 con la magnifica Opera con l'isola e l'intervento del Maestro Nunziante:


Purtroppo l'audio è fuori sincrono....

grazie Luca.

Che bella sorpresa!