ARTICOLI E RECENSIONI DEI GIORNALI E DAL WEB SULLA MOSTRA DI VENEZIA 2009
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ARTICOLI E RECENSIONI DEI GIORNALI E DAL WEB SULLA MOSTRA DI VENEZIA 2009
In questo spazio vorrei raccogliere gli articoli che appariranno sulla stampa e sul Web che riguardano la Mostra di Nunziante a Venezia il prossimo mese.
Parto con queste poche riche che "AGENDA VENEZIA" dedica alla prossima Mostra:
Parto con queste poche riche che "AGENDA VENEZIA" dedica alla prossima Mostra:
"Nel mese di aprile 2009, le splendide sale della settecentesca Scola dei Battioro e Tiraoro ospiteranno le opere dell’artista torinese Antonio Nunziante. Si tratta di un esposizione di 70 lavori: maioliche, oli su tela e tecniche miste, create recentemente dall’artista. Le opere di Nunziante, di sapore metafisico, interpretano e reinventano il mondo, esagerando nella razionalità fino ad avvicinarsi al suo esatto contrario. Seguendo la linea di Caravaggio e De Chirico, Nunziante dipinge gli ambienti che possono fare a meno della presenza umana pur offrendo una profonda testimonianza di essa. Nelle sue opere, gli oggetti diventano soggetti del tutto in grado di esprimere i valori pittorici di una storia umana o religiosa."
Inaugurazione giovedì 9 aprile, ore 18.00
organizzatori
Studio Antonio Dal Ponte
Inaugurazione giovedì 9 aprile, ore 18.00
organizzatori
Studio Antonio Dal Ponte
Re: ARTICOLI E RECENSIONI DEI GIORNALI E DAL WEB SULLA MOSTRA DI VENEZIA 2009
Questo invece è quello che ho trovato su "TURISMO VENEZIA":
Nel mese di aprile 2009, le splendide sale della settecentesca Scola dei Battioro e Tiraoro ospiteranno le opere dell’artista torinese Antonio Nunziante. Si tratta di un esposizione di 70 lavori: maioliche, oli su tela e tecniche miste, create recentemente dall’artista.
Le opere di Nunziante, di sapore metafisico, interpretano e reinventano il mondo, esagerando nella razionalità fino ad avvicinarsi al suo esatto contrario. Seguendo la linea di Caravaggio e De Chirico, Nunziante dipinge gli ambienti che possono fare a meno della presenza umana pur offrendo una profonda testimonianza di essa.
Nelle sue opere, gli oggetti diventano soggetti del tutto in grado di esprimere i valori pittorici di una storia umana o religiosa.
Proprio qui sta il fascino dell’operazione pittorica di Antonio Nunziante, scrive Luca Beatrice nella presentazione in catalogo, guardare al passato non nella modalità di un’arte dell’”imitazione”, quanto in quella scelta più archetipica di sostenere, nel lavoro, immagini e idee predeterminate dall’inconscio. Nunziante è nella sua dedizione ai simboli, diventati la sua personale griffe espressiva, influenzato da un lontano romanticismo che si cela in creazioni oniriche abitate da archetipi mentali: l’acqua, le ninfee, Venezia, il tema della morte insieme a quello della vita che albeggia e tramonta nei suoi quadri. Il suo mondo è un microuniverso illusorio che guarda al passato e insieme al futuro, e si sospende nell’ossimoro di un ”eterno presente” che sopravvive all’incursione del tempo.
La mostra, corredata da un esauriente catalogo, si avvale dei patrocini degli Assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Venezia.
I N F O
Studio Antonio Da Ponte tel. 0415239315
Nel mese di aprile 2009, le splendide sale della settecentesca Scola dei Battioro e Tiraoro ospiteranno le opere dell’artista torinese Antonio Nunziante. Si tratta di un esposizione di 70 lavori: maioliche, oli su tela e tecniche miste, create recentemente dall’artista.
Le opere di Nunziante, di sapore metafisico, interpretano e reinventano il mondo, esagerando nella razionalità fino ad avvicinarsi al suo esatto contrario. Seguendo la linea di Caravaggio e De Chirico, Nunziante dipinge gli ambienti che possono fare a meno della presenza umana pur offrendo una profonda testimonianza di essa.
Nelle sue opere, gli oggetti diventano soggetti del tutto in grado di esprimere i valori pittorici di una storia umana o religiosa.
Proprio qui sta il fascino dell’operazione pittorica di Antonio Nunziante, scrive Luca Beatrice nella presentazione in catalogo, guardare al passato non nella modalità di un’arte dell’”imitazione”, quanto in quella scelta più archetipica di sostenere, nel lavoro, immagini e idee predeterminate dall’inconscio. Nunziante è nella sua dedizione ai simboli, diventati la sua personale griffe espressiva, influenzato da un lontano romanticismo che si cela in creazioni oniriche abitate da archetipi mentali: l’acqua, le ninfee, Venezia, il tema della morte insieme a quello della vita che albeggia e tramonta nei suoi quadri. Il suo mondo è un microuniverso illusorio che guarda al passato e insieme al futuro, e si sospende nell’ossimoro di un ”eterno presente” che sopravvive all’incursione del tempo.
La mostra, corredata da un esauriente catalogo, si avvale dei patrocini degli Assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Venezia.
I N F O
Studio Antonio Da Ponte tel. 0415239315
IL GAZZETTINO 28/04/2009
Martedì 28 Aprile 2009,
VENEZIA - Un artista che negli anni Ottanta sarebbe stato definito “anacronista” o “citazionista”, perché evidentemente con lo sguardo volto alla pittura del passato. Una tendenza dell’arte che Maurizio Calvesi aveva presentato alla Biennale del 1984 nella mostra “Arte allo specchio”. Anche Antonio Nunziante (Napoli 1956, ma dal 1961 a Torino), che espone fino al 9 maggio nel settecentesco spazio della Scuola dei Battioro a San Stae, dipinge in maniera “anacronista”. Nel senso che le sue immagini derivano a volte da “citazioni” di scene mitologiche o di sculture della classicità. Anche quelle, evidentemente realizzate per l’occasione, che vogliono essere un omaggio a Venezia. In questi casi, a volte, perfino con la citazione dei “bagni metafisici” di De Chirico. Naturalmente anche la maniera di dipingere si adegua alla visione ed i colori sono stesi con sapienza per “descrivere”, senza cioè avvalersi delle autonome possibilità evocative che esse possiedono. Non a caso, va ricordato, Nunziante è stato per un periodo assistente di Riccardo Tommasi Ferroni. La mostra viene presentata in catalogo da Luca Beatrice, uno dei due curatori del Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia. Il quale opportunamente scrive che “questo tipo di estetica e di narrativa è stato l’elemento caratteristico del postmoderno, sia letterario che artistico… e che l’arte degli anni ’80 reimpasta la contemporaneità con l’arte moderna, le circostanze attuali con le atmosfere del passato, le icone di oggi calamitate in quelle del passato”. Emerge per tale via un mondo immaginativo di vago sapore surrealista e metafisico che documenta una delle molte vie di ricerca della contraddittoria e confusa arte figurativa del nostro tempo.
Enzo Di Martino
VENEZIA - Un artista che negli anni Ottanta sarebbe stato definito “anacronista” o “citazionista”, perché evidentemente con lo sguardo volto alla pittura del passato. Una tendenza dell’arte che Maurizio Calvesi aveva presentato alla Biennale del 1984 nella mostra “Arte allo specchio”. Anche Antonio Nunziante (Napoli 1956, ma dal 1961 a Torino), che espone fino al 9 maggio nel settecentesco spazio della Scuola dei Battioro a San Stae, dipinge in maniera “anacronista”. Nel senso che le sue immagini derivano a volte da “citazioni” di scene mitologiche o di sculture della classicità. Anche quelle, evidentemente realizzate per l’occasione, che vogliono essere un omaggio a Venezia. In questi casi, a volte, perfino con la citazione dei “bagni metafisici” di De Chirico. Naturalmente anche la maniera di dipingere si adegua alla visione ed i colori sono stesi con sapienza per “descrivere”, senza cioè avvalersi delle autonome possibilità evocative che esse possiedono. Non a caso, va ricordato, Nunziante è stato per un periodo assistente di Riccardo Tommasi Ferroni. La mostra viene presentata in catalogo da Luca Beatrice, uno dei due curatori del Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia. Il quale opportunamente scrive che “questo tipo di estetica e di narrativa è stato l’elemento caratteristico del postmoderno, sia letterario che artistico… e che l’arte degli anni ’80 reimpasta la contemporaneità con l’arte moderna, le circostanze attuali con le atmosfere del passato, le icone di oggi calamitate in quelle del passato”. Emerge per tale via un mondo immaginativo di vago sapore surrealista e metafisico che documenta una delle molte vie di ricerca della contraddittoria e confusa arte figurativa del nostro tempo.
Enzo Di Martino
GAZZETTINO 10/04/2009
Venerdì 10 Aprile 2009,
VENEZIA - È stata inaugurata, alla Scola dei Battioro e Tiraoro, la mostra del noto artista torinese Antonio Nunziante. Nell’occasione vengono presentati 70 lavori: maioliche, oli su tela e tecniche miste, create recentemente dall’artista. Le opere di Nunziante, di sapore metafisico, interpretano e reinventano il mondo, esagerando nella razionalità fino ad avvicinarsi al suo esatto contrario. Seguendo la linea di Caravaggio e De Chirico, Nunziante dipinge gli ambienti che possono fare a meno della presenza umana pur offrendo una profonda testimonianza di essa. Nelle sue opere, gli oggetti diventano soggetti del tutto in grado di esprimere i valori pittorici di una storia umana o religiosa. Fino al 9 maggio; orario 10-18, ingresso libero.
VENEZIA - È stata inaugurata, alla Scola dei Battioro e Tiraoro, la mostra del noto artista torinese Antonio Nunziante. Nell’occasione vengono presentati 70 lavori: maioliche, oli su tela e tecniche miste, create recentemente dall’artista. Le opere di Nunziante, di sapore metafisico, interpretano e reinventano il mondo, esagerando nella razionalità fino ad avvicinarsi al suo esatto contrario. Seguendo la linea di Caravaggio e De Chirico, Nunziante dipinge gli ambienti che possono fare a meno della presenza umana pur offrendo una profonda testimonianza di essa. Nelle sue opere, gli oggetti diventano soggetti del tutto in grado di esprimere i valori pittorici di una storia umana o religiosa. Fino al 9 maggio; orario 10-18, ingresso libero.
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