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Messaggio  Stefano Sab 03 Set 2011, 01:48

Notevole anche quello hai ragione.... Laughing

Dario sta per partire per la tangente. Qualcuno gli ha chiesto quando iniziano a rifare le trasmissioni di un certo tipo, importanti e seri, come se non lo stessero facendo.
Guardatelo perchè sta per partire ....
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Messaggio  Giuseppe77 Sab 03 Set 2011, 01:50

Stefano ha scritto:Notevole anche quello hai ragione.... Laughing

Dario sta per partire per la tangente. Qualcuno gli ha chiesto quando iniziano a rifare le trasmissioni di un certo tipo, importanti e seri, come se non lo stessero facendo.
Guardatelo perchè sta per partire ....

ok ora accendo sulla orler. Very Happy
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Messaggio  Stefano Sab 03 Set 2011, 01:54

Senti Dario:
adesso mi rimangio tutto e altro che fare il venerdì con il museo Orler, ripartiamo per un mese con i saldi e vendiamo anche il magazzino...... Laughing

Indubbiamente chi ha chiamato per provocarlo forse non ha visto bene cosa passa il convento stasera, perchè ci sono artisti molto importanti.
L'opera della Beecroft non l'avevo mai vista è enorme.
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Messaggio  gerardo Sab 03 Set 2011, 11:58

Axis,sei un grande! Ti sei solo dimenticato i bambini impiccati sull'albero,lo squalo di Damien Hirst,e....un certo Fontana che aveva già dichiarato che la pittura non aveva piu' niente da dire già 50 anni fa.
La verità--a mio modesto avviso-- è che Nunziante ha fegato da vendere a misurarsi sul terreno che fu di Boeklin e De Chirico.
Ha ancora fegato da vendere,quando tutti adulano la sua pittura e le sue tematiche, e lui che fa? Cambia genere.Ci vogliono gli attributi!
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Messaggio  Salvo Sab 03 Set 2011, 12:00

gerardo ha scritto:Axis,sei un grande! Ti sei solo dimenticato i bambini impiccati sull'albero,lo squalo di Damien Hirst,e....un certo Fontana che aveva già dichiarato che la pittura non aveva piu' niente da dire già 50 anni fa.
La verità--a mio modesto avviso-- è che Nunziante ha fegato da vendere a misurarsi sul terreno che fu di Boeklin e De Chirico.
Ha ancora fegato da vendere,quando tutti adulano la sua pittura e le sue tematiche, e lui che fa? Cambia genere.Ci vogliono gli attributi!

diciamo che ha personalita'! pur non condividendo il suo ultimo ciclo pittorico! Very Happy
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Messaggio  Stefano Sab 03 Set 2011, 12:32

Già con questo nuovo ciclo deve aver raggiunto la 5^ o 6^ trasformazione della sua pittura con soggetti indubbiamente nuovi, per non parlare delle cromie, altro che ripetitivo, ripetitivo mio nonno.
Farlo appositamente per una nuova mostra come quella di Genova dimostra di avere grossi attributi, perchè non è detto che quel ciclo piaccia come i precedenti.
Sono pochi gli artisti che cambiano qualcosa nella loro pittura quando hanno raggiunto un filone che piace ai collezionisti.
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Messaggio  Rebecca Sab 03 Set 2011, 13:40

axis ha scritto:Uffa, la solita sterile polemichetta.
quoto

la categoria dei ben pensanti, quando parte x il viaggio di non ritorno, trova asilo in 2 gironi dei dannati Very Happy
nel primo ci finisce chi nella sua vita ha cercato (con i propri difetti e limiti) di costruire qualcosa
nel secondo chi ha goduto nel gettare fango
ps il secondo, o più semplicemente gruppo dei goderecci Laughing è la strada più semplice e più facile x nascondere le proprie debolezze e i propri limiti Wink

axis ha scritto:vorrà dire che se vuole proprio avere delle opere innovative in casa gli impresterò mia nonna, prezzo modico.
se è capace a fare la piadina...... la compro io cheers cheers cheers
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Messaggio  Giuseppe77 Sab 03 Set 2011, 17:56

Stefano ha scritto:Già con questo nuovo ciclo deve aver raggiunto la 5^ o 6^ trasformazione della sua pittura con soggetti indubbiamente nuovi, per non parlare delle cromie, altro che ripetitivo, ripetitivo mio nonno.
Farlo appositamente per una nuova mostra come quella di Genova dimostra di avere grossi attributi, perchè non è detto che quel ciclo piaccia come i precedenti.
Sono pochi gli artisti che cambiano qualcosa nella loro pittura quando hanno raggiunto un filone che piace ai collezionisti.


assolutamente d'accordo. io non apprezzo moltissimo questo nuovo ciclo per genova, però devo riconoscere al maestro la voglia di rimettersi in gioco.
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Messaggio  pierpaolo Sab 03 Set 2011, 20:22

GRAZIE perginese ci stai facendo tirare fuori il meglio di noi .
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Messaggio  perginese Sab 03 Set 2011, 22:09

Contestatore In effetti è un po' dura fare l'avvocato del diavolo... Un po' come tifare Inter nella curva del Milan Calma
Comunque, devo dire che alcune ultime opere per la mostra di Genova... non mi dispiacciono. Anzi, ora non linciatemi, ma l'opera "Narciso" che ho visto anche qui nel forum.... mi intriga. Dovrei vederla dal vivo ma la "pennellata" e la resa del colore mi sembrano interessanti (forse perché amo Turner?).
A parte questo, volevo rispondere a chi parlava di "solita polemichetta". Ammetto di aver scritto nel forum senza essermi prima documentato sulle "polemiche" circa l'opera di Nunziante: nel mio primo messaggio ho anche scritto come si è formata nel tempo la mia idea... e non ho preso spunto da critiche altrui. Apprendendo che si tratta della "solita polemichetta" mi sorge il sospetto che, allora, forse qualcosa di concreto nella "polemichetta" c'è essendo essa "solita". E ciò mi fa capire di essere in buona e numerosa compagnia.
So che è difficile per un macellaio non lodare la carne che vende o per un mercante il pittore della sua scuderia o per un compratore il dipinto che ha comprato con tanti bigliettoni. Ciò non toglie che si possa anche rispondere con intelligenza alle domande e alle affermazioni.
E, ripeto già ciò che ho scritto, chi decide di guadagnare denaro con la pittura vendendo i propri quadri deve accettare le regole del gioco e "sorbirsi" lodi e critiche (qualcuno l'ha definito "gettare fango"... io lo definisco "utilizzare la propria testa"): nessuno è pittore per "legge divina" o per "dogma".
Apprezzo gli interventi di chi mi ha saputo dire qualcosa di più e vi ringrazio. Come tutti voi, sono curioso di assistere alle trasformazioni future di Nunziante.
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Messaggio  axis Sab 03 Set 2011, 23:40

"Sterile polemichetta" non perchè la fanno continuamente a Nunziante ma perchè la si sente fare su tantissimi artisti.
Siamo di fronte ad un paradosso: molti artisti potrebbero avere idee innovative in buona fede, e solo dopo scoprire che c'è già arrivato qualcuno prima.
Fino a 100 anni fa era più facile essere innovativi; in fondo per centinaia di anni è esistito solo il figurativo.
Dopo si sono aperte le menti, e per qualche decennio nella storia dell'arte è stato più facile essere effettivamente creativi o unici, c'era lo spazio per fare per primi qualche cosa, e giustamente questi spazi sono stati sfruttati.
Altrettanto giustamente, si è data molta importanza al fatto che un'artista riuscisse ad essere innovativo o creativo (in quel periodo era quasi "doveroso" esserlo visto il contesto), e chi lo ha fatto ha raggiunto il successo e la storia.
Ora, gli artisti contemporanei hanno la "sfiga" che queste posizioni sono già state prese, solo perchè qualcuno è arrivato (leggi: nato) prima di loro e si è già seduto a tavola; ora essere veramente originali creativi o innovativi sta diventando non voglio dire impossibile che non lo è, ma quanto meno molto arduo.
Ancora peggio, la maggior parte di quelli che vogliono essere a tutti i costi innovativi proprio per il loro credo che tale "novità" li porterà al successo finiscono per creare degli abomini, opere tutte forzate per tentare di distinguersi, di inutile provocatorietà o di finto concettualismo teso a giustificare qualsivoglia boiata; quindi questo desiderio di innovazione finisce addirittura per giocare contro la qualità artistica delle loro produzioni.
Il fatto è che una volta che c'erano praterie libere per la creazione era molto sensato criticare un artista per mancanza di fantasia od originalità; adesso, per i motivi suddetti, ha molto meno senso farlo; non è più così grave non riuscire ad esserlo; se si dovesse dare adesso giudizi critici sulla scorta delle logiche utilizzate ed utilizzabili 50 anni fa circa 998 artisti su 1000 dovrebbero cambiare mestiere, ed ovviamante non è così.
è cambiato il mondo, è cambiata l'arte, è cambiata la sensibilità, è cambiato il conesto di riferimento e le possibilità espressive, deve cambiare anche il modo di far critica alle opere.
Questo era quanto avevo in testa con "sterile polemichetta".
Il mio post precedente è stato già sufficientemente lungo, e quindi ho tagliato corto su certe premesse che adesso, caro Perginese, mi hai dato l'occasione di esplicitare.
Quindi prescindeva da una semplice tua critica a Nunziante, che poteva avermi infastidito come forse tu hai pensato, ma andava ben oltre.
é che secondo me l'originalità a tutti i costi non è più un elemento importante nel giudizio su un artista (compreso evidentemente pure Nunzante) e non c'è nulla di male nel rifarsi ad alcuni modelli pur facilmente identificabili.
Quello che resta importante invece è che nonostante l'ispirazione possa derivare da altre fonti, la produzione di un artista dovrà comunque essere improntata da una sua certa sensibilità interpretativa che permetta comunque di rendere le sue opere riconoscibili; nel momento in cui vedi un quadro e dici quest'opera è di XXX e ci azzecchi vuol dire che quell'artista ha trovato il suo percorso, ed è quindi sufficientemente originale e meritevole de suo spazio, quand'anche abbia dei riferimenti decodificabili ad artisti precedenti.
Ed un Nunziante è sicuramente riconoscibile, quindi da questo punto di vista è a posto.
Ovviamente imperdonabili sono gli scopiazzatori, quelli che non si limitano a prendere ispirazione di base da un modello, ma che non riescono neppure a riproporlo con un'interpretazione propria e personale; questo sì è e rimarrà sempre anche in futuro degno di critica; per fare un facile esempio vicino a noi, basta vedere tutti i figliastri scopiazzatori di Nunziante di cui spesso si è detto anche su questo forum.
Insomma quello che conta non è l'innovazione a tutti i costi, ma il saper aggiungere al proprio lavoro un aroma, un tocco di sensibilità e personalità distintiva, un "flavour" proprio.
Dopo di che ovviamente ognuno ragiona in base ai propri gusti personali, e se Perginese dà un'importanza diversa all'innovazione in arte rispetto a quello che le attribuisco io è del tutto legittimato a farlo, certo non sarò io ad accusarlo di nulla.
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Messaggio  Salvo Dom 04 Set 2011, 01:05

come invidio la tua pazienza nello scrivere axis!
a me non importa che un artista sia un caposcuola manierista o altro l importante e' che l opera mi dia emozione! Laughing
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Messaggio  perginese Dom 04 Set 2011, 02:44

Ciao axis, ti ringrazio per la risposta che ho letto con molto interesse. Salvo, capisco anche il tuo punto di vista. Ma a me non basta che un'opera mi dia emozione... certo, è il fattore che posiziono al primo posto... ma mi piace anche indagare sul "perché" mi da emozione e cercarne l'origine.
Immagino che molti di voi penseranno di me "ma va a rompere le scatole da qualche altra parte". Spero sia chiaro che ciò che espongo non è "contro" di voi, visto che non so chi siete e non ho motivi per attaccarvi personalmente; non è neppure "contro" Antonio Nunziante, visto che neppure lui conosco. Io rifletto solamente su ciò che vedo, cioè su dei dipinti che sono in definitiva degli "oggetti" e come tali sottoponibili a giudizio (passatemi questa semplificazione).
Ritornando a noi, forse il problema è l'intendersi con il termine "originalità". Provo a spiegare nuovamente il mio punto di vista, espresso in un precedente messaggio forse in malomodo.
Un dipinto figurativo può essere caratterizzato da 2 aspetti: il "mezzo" (la tecnica pittorica utilizzata ovvero il modo di usare materialmente il pennello) e il "fine" (il messaggio trasmesso o pensiero sottinteso).
Per esempio, dal mio punto di vista l'impressionismo è caratterizzato in massima parte dal mezzo; la metafisica invece dal fine.
Quindi, se io fossi un ottimo pittore impressionista non importerebbe ciò che dipingo (cioè quali soggetti dipingo) perché l'aspetto caratterizzante della mia arte è il mezzo, la "pennellata". Quindi posso dipingere una mela o un panorama alpino o un qualsiasi altro soggetto: non fa differenza. Il mio mondo di artista è trasmesso attraverso la particolare pennellata che traduce la mia particolare sensibilità. Un po' come dice Sgarbi: "un impressionista è un pittore scemo". In un certo senso lo è. Io direi: è un pittore di forma, non di contenuto.
Viceversa, se io fossi un pittore metafisico il mezzo non sarebbe fondamentale ma sarebbe fondamentale il fine. Certo, dovrei saper dipingere "bene"... il che significa essere un buon pittore figurativo, il più "diligente" possibile. Ma il motivo della mia arte metafisica, il motivo per cui è nata, è il fine, il messaggio. Quindi, a differenza di un pittore impressionista, per me è fondamentale il soggetto: è il soggetto dipinto che parla per me, che trasmette il mio messaggio attraverso la sua valenza simbolica. Dove nasce il problema? Il problema nasce quando per i miei dipinti metafisici utilizzo soggetti in accostamenti banali perché già visti o comunque, per quanto complessi, già utilizzati da altri pittori: ecco che allora crolla la mia credibilità come artista... il messaggio non è più il mio personale messaggio, ma è il messaggio che qualcun'altro ha già trasmesso attraverso la sua pittura. E se il messaggio non è mio, cosa resta di mio che abbia senso in metafisica? Nulla, per quanto detto prima.
Trasformare un quadro già dipinto da un altro immergendolo in tramonto anziché in un'alba o aggiungere qualche oggetto sparso qua e là è molto facile intellettualmente parlando. Il risultato può apparire "bello"... ma è un bello scontato e fine a se stesso. Magari un pittore può avere dalla sua che sa dipingere molto bene... ma allora dovrebbe essere considerato un pittore di "forma" e non di "contenuto". Il che ovviamente non è una colpa... Qualcuno può dare maggior valore al contenuto, qualcun'altro alla forma... e di conseguenza comprerà i quadri che si applicheranno maggiormente alla sua idea di "arte" o di piacere. Ciò che conta, dal mio punto di vista, è comunque essere coscienti di ciò che si sta guardando.
Per questo ho scritto prima che alcune delle ultime opere di Nunziante mi convincono di più... perché in alcune di esse ha messo da parte il vasetto con la rosa accanto alla conghiglia o il tendaggio rosso con l'isola di Bocklin sullo sfondo. Perché mi piace il suo "Narciso"? Perché ha sfruttato il suo punto forte, cioè la tecnica, il mezzo, e allo stesso tempo ha abbandonato i classici soggetti metafisci. E attraverso la sola tecnica secondo me ha ottenuto un quadro di atmosfera, non banale. Questo mi permette di apprezzare Nunziante per ciò che è e non per ciò che ha fotocopiato da altri: adesso è più "puro".
Non spetta a me dire se la metafisica in pittura ha possibili sviluppi o non ne ha. O se in pittura si può dire ancora oggi qualcosa di "originale" oppure no... esistono i pittori per professione che dipingono, propongono le loro opere, e sono giudicati. Io non ho la bacchetta magica... ma non mi mantengo con la pittura e quindi non è un mio problema: nessuno è tenuto a chiedermi soluzioni. Un po' come se io andassi al ristorante e ordinassi un piatto; non mi piace il piatto e lo faccio riportare in cucina. Viene da me lo chef e mi dice: "Allora dimmi tu come cucinarlo". Io risponderei: "Sei tu il cuoco, sei tu a cucinare per me, io mangio soltanto e per questo sei pagato".
Scusatemi se risulto ripetitivo nei miei interventi, ma mi rendo conto che fatico un po' ad esprimere in modo definitivo il mio pensiero su di un argomento così complesso e "impalpabile". E ovviamente ringrazio anche chi ha avuto la "pazienza" di rispondermi. Very Happy
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Messaggio  Salvo Dom 04 Set 2011, 12:29

"Ciao axis, ti ringrazio per la risposta che ho letto con molto interesse. Salvo, capisco anche il tuo punto di vista. Ma a me non basta che un'opera mi dia emozione... certo, è il fattore che posiziono al primo posto... ma mi piace anche indagare sul "perché" mi da emozione e cercarne l'origine"

partendo da queste tue parole ,mi scuso per non avere la pazienza di axis nelle risposte,ma credo che il tuo approccio sia sbagliato ,il maestro husserl teorico della fenomenologia professava l automanifestazione del fenomeno in quanto tale (CIO' INDICA un emozione difforme in ognuno di noi,perche' ognuno di noi ha un backgroud diverso sovrastrutture diverse) Very Happy
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Messaggio  axis Dom 04 Set 2011, 13:46

,il maestro husserl teorico della fenomenologia professava l automanifestazione del fenomeno in quanto tale (CIO' INDICA un emozione difforme in ognuno di noi,perche' ognuno di noi ha un backgroud diverso sovrastrutture diverse)

Infatti, quindi direi che tutte le posizioni, che sono pure state ben argomentate, sono sostenibili; dopo di che ognuno su queste cose trova le proprie risposte.
Comunque direi che con questo argomento siamo riusciti a sgranchirci bene! Very Happy
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Messaggio  axis Dom 04 Set 2011, 13:52

perginese ha scritto:Per questo ho scritto prima che alcune delle ultime opere di Nunziante mi convincono di più... perché in alcune di esse ha messo da parte il vasetto con la rosa accanto alla conghiglia o il tendaggio rosso con l'isola di Bocklin sullo sfondo. Perché mi piace il suo "Narciso"? Perché ha sfruttato il suo punto forte, cioè la tecnica, il mezzo, e allo stesso tempo ha abbandonato i classici soggetti metafisci. E attraverso la sola tecnica secondo me ha ottenuto un quadro di atmosfera, non banale. Questo mi permette di apprezzare Nunziante per ciò che è e non per ciò che ha fotocopiato da altri: adesso è più "puro".

in questo forum la maggior parte degli utenti pare preferire le opere del Nunziante classico.
le opere del secondo Nunziante sono a volte un pò sottovalutate.
é bello sapere che c'è qualcuno che preferisce il nuovo Nunziante.
A me piacciono entrambi, anche se per ragioni (inevitabilmente, viste anche le risultanze di questo argomento...) completamente diverse.
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Messaggio  axis Dom 04 Set 2011, 13:54

Salvo ha scritto:,il maestro husserl teorico della fenomenologia professava l automanifestazione del fenomeno in quanto tale

io direi che una frase di tal fatta esige doverosamente un commento della Rebecca.
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Messaggio  Salvo Dom 04 Set 2011, 14:16

axis ha scritto:
Salvo ha scritto:,il maestro husserl teorico della fenomenologia professava l automanifestazione del fenomeno in quanto tale

io direi che una frase di tal fatta esige doverosamente un commento della Rebecca.

si aspettiamo! come dicevo la dialettica e' sempre costruttiva!
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Messaggio  axis Dom 04 Set 2011, 14:27

Salvo ha scritto:
axis ha scritto:
Salvo ha scritto:,il maestro husserl teorico della fenomenologia professava l automanifestazione del fenomeno in quanto tale

io direi che una frase di tal fatta esige doverosamente un commento della Rebecca.

si aspettiamo! come dicevo la dialettica e' sempre costruttiva!

Occhio che con la Rebecca può essere anche distruttiva.

I suoi commenti ti spezzano le braccine! Very Happy cheers
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Messaggio  perginese Dom 04 Set 2011, 16:00

Salvo ha scritto:"il maestro husserl teorico della fenomenologia professava l automanifestazione del fenomeno in quanto tale (CIO' INDICA un emozione difforme in ognuno di noi,perche' ognuno di noi ha un backgroud diverso sovrastrutture diverse) Very Happy

Very Happy Considerando il fatto che un quadro non si "automanifesta" ma esiste un omino che prima l'ha pensato e poi dipinto, penso sia anche interessante indagare il SUO background e le SUE sovrastrutture. Del resto è quello che da sempre fa la Storia dell'Arte... ed è quello che fa l'uomo da quando ha cominciato a camminare su 2 piedi anziche su 4 zampe di fronte ai fenomeni coi quali si confronta. Esiste il poeta che nel sole vede la luce del cuore, esiste il religioso che nel sole vede la potenza di dio, esiste il contadino che nel sole vede la maturazione dei frutti, esiste il turista che nel sole vede la possibilità di abbronzarsi, esiste un disperso nel deserto che nel sole vede una maledizione... ma esiste anche un uomo che nel sole vede una palla di fuoco, una stella collocata in un universo costellato di pianeti. Chi ha ragione? Tutti. Qual è la differenza? Che l'ultima considerazione è oggettiva e considerata universale, valida per tutti salvo future prove contrarie; le altre sono considerazioni parziali o interpretazioni personali. Questo per dire che la conoscenza delle cose può convivere con l'emozione che esse suscitano: una cosa può essere considerata per "ciò che è" e nello stesso tempo anche per ciò che vogliamo vedere in essa. Non trovo sbagliato prendere in considerazione entrambe le strade, visto che entrambe aiutano ad avere una percezione aperta sul mondo e si nutrono a vicenda, spesso interagendo.
Esempio. Mesi fa avevo preso in considerazione la possibilità di acquistare la grafica di Nunziante di cui avevo parlato in un messaggio precedente: "Crepuscolo" del 2010, presente anche nella galleria del vostro forum.
L'avrei acquistata non per gli oggetti in primo piano (che trovo dipinti bene ma fine a se stessi) ma per il paesaggio sullo sfondo (l'elemento portante del quadro) che, in qualche modo, mi evocava ricordi ed emozioni. Dopo qualche indagine, trovai in rete l'opera di Bocklin del 1878, "Villa su mare": cipressi uguali, porticato uguale, onde uguali... intendo dire esattamente uguali. Ho abbandonato l'idea di acquistare quella grafica. Perché? Perché l'oggetto della mia ammirazione non è stato più il dipinto di Nunziante ma il dipinto di Bocklin. Bocklin ha avuto la visione originaria ed è quella che mi affascina: mi affascina la mente che ha avuto quella visione. Quindi è Bocklin l'artefice della mia emozione, non Nunziante.
In definitiva: l'emozione suscitata ha sempre un'origine che può essere indagata e conosciuta. C'è chi ama farsi solo emozionare da un fenomeno e non ha interesse nel comprendere, ma c'è anche chi quell'interesse ce l'ha. Come si è sempre detto: sono scelte personali.
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Messaggio  Salvo Dom 04 Set 2011, 16:07

Considerando il fatto che un quadro non si "automanifesta" ma esiste un omino che prima l'ha pensato e poi dipinto, penso sia anche interessante indagare il SUO background e le SUE sovrastrutture.

nella mia accezione la manifestazione del fenomeno e' quello che il quadro mi trasmette non l oggetto nudo e crudo in se!ma potremmo parlarne all infinito di questa visione soggettiva della cosa!
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Messaggio  perginese Dom 04 Set 2011, 16:20

Salvo ha scritto:Considerando il fatto che un quadro non si "automanifesta" ma esiste un omino che prima l'ha pensato e poi dipinto, penso sia anche interessante indagare il SUO background e le SUE sovrastrutture.

nella mia accezione la manifestazione del fenomeno e' quello che il quadro mi trasmette non l oggetto nudo e crudo in se!ma potremmo parlarne all infinito di questa visione soggettiva della cosa!

Very Happy , hai ragione. Tuttavia il senso non cambia: un quadro trasmette qualcosa. Quel "qualcosa" può essere definito, compreso e si può indagarne l'origine? Se sì, perché non farlo? O perlomeno tentare di farlo? Dal mio messaggio precedente, in questo modo ho scoperto che "l'oggetto nudo e crudo" che comunque ha originato l'emozione (senza oggetto non esisterebbe fenomeno) in realtà non si trova in quella grafica di Nunziante ma nel dipinto di Bocklin del 1878.
Ehm, aggiungerei: d'ora in poi davanti a qualsiasi soggetto dipinto da Nunziante mi verrà da chiedermi: da quale artista l'ha copiato?
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Messaggio  Salvo Dom 04 Set 2011, 16:36

sai perginese non capisco il tuo intervento in questo forum forse vuoi cacciare il demonio che e' in noi! Very Happy
vuoi farci rinsavire ,rischiarirci le idee! se sei innamorato di tua moglie (e l amore e' cieco) non vengo di certo a dirti che e' la donna piu' brutta del mondo! se hai l idea che nunziante e' un "copione" la rispettiamo! ma qui si riunisce gente a cui nunziante da ,le ha date e forse dara' '"emozioni"in futuro , scevre da ogni concettualismo ed influenze losche! Laughing
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Messaggio  Salvo Dom 04 Set 2011, 16:38

....e spero che dopo tutto cio' tu non voglia proporci ed incensarci Pignatelli! Very Happy
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Messaggio  perginese Dom 04 Set 2011, 16:58

Salvo ha scritto:sai perginese non capisco il tuo intervento in questo forum forse vuoi cacciare il demonio che e' in noi! Very Happy
vuoi farci rinsavire ,rischiarirci le idee! se sei innamorato di tua moglie (e l amore e' cieco) non vengo di certo a dirti che e' la donna piu' brutta del mondo! se hai l idea che nunziante e' un "copione" la rispettiamo! ma qui si riunisce gente a cui nunziante da ,le ha date e forse dara' '"emozioni"in futuro , scevre da ogni concettualismo ed influenze losche! Laughing

Ma no, tranquillo, non voglio farvi rinsavire... del resto è per questo che ho scritto qui, per sentire l'altra campana e per capire meglio. Ma forse hai ragione tu: quando si è innamorati non esistono ragioni. Si ama e basta, senza farsi tante domande. Very Happy La verità è che mi piace come dipinge Nunziante, dal mio punto di vista mi dispiace solo vedere che usa la sua arte per dipingere "certe" cose, tutto qua. Come ho detto prima, alcune opere dell'ultimo Nunziante mi interessano... quindi non sono prevenuto. Scusa il paragone, ma mi è venuto spontaneo e, per carità, non prenderlo letteralmente: è un po' come essere innamorati di una donna che noi consideriamo splendida ma che per mantenersi fa la prostituta. L'amore non ci porta forse a volere qualcosa di meglio per lei? Ecco, io da Nunziante vorrei qualcosa di "meglio" perché so che è in grado di farlo.
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