OPERA DEL MESE: LUGLIO 2009

L'Opera del mese di Luglio è scelta da Stefano riporto l'Opera e il commento da lui scritto:


2008 Oneiros cm 150 x 200 Pubblicato ed esposto alla Mostra di Venezia (2009)

E' un'opera che segna un punto molto importante nella carriera del maestro Nunziante.
Inizia una nuovo surrealismo fantastico che possiamo definire assolutamente suo, senza che possano esserci dei richiami ad artisti precisi, se non limitatamente ad una immagine presa in prestito dal passato, ma trasformata in isola dell'amore.
La sfera della perfezione, inserita in un paesaggio fantastico, racchiude al suo interno qualcosa di più del semplice ricordo. Racchiude un mondo onirico, dove l'essere umano partecipa attivamente con il pensiero e con la voglia di viaggiare nella natura amica verso la speranza del futuro.
E' l'inizio di una nuova era, e questo quadro dal quale ha preso il titolo la mostra di Venezia, rappresenta la più alta espressione della qualità pittorica raggiunta dal maestro, nella quale ad una grande perfezione tecnica, si accompagna l'elevazione del pensiero e del sogno dell'essere umano.
Non ci sono persone nell'opera, ma la presenza dell'uomo si percepisce nel desiderio di voler essere all'interno di quel mare dove nulla è impossibile e dove i sogni permettono alla mente di volare sull'acqua accarezzando le ninfee in fiore.
Il riflesso della sfera nell'acqua, la trasparenza dell'isola avvolta in una luce bianca sospesa nel vuoto e il silenzio che si respira in ogni centimetro dell'opera, la fanno ritenere uno tra i più grandi capolavori mai dipinti dal maestro, il primo della sfera del surrealismo completamente Nunziantiano, dotato di luci e atmosfere mai dipinte prima.

Questo è il mio modestissimo omaggio al capolavoro del maestro Antonio Nunziante.

Stefano

Grande Stefano :hand: gran gusto

Un momento importante del maestro, dove la perfezione identificata nella sfera raggiunge il massimo punto dell'oblio, la bellezza e la magia dell'isola che aleggia sul paesaggio viaggiano in unisono nella fantasia del fruitore, elargendo di volta in volta sogni e speranze.


Si dice che in pittura ognuno vede quello che sa e che i quadri si guardano con il cervello.
L'iconografia c'insegna a leggere i dipinti e a comprenderli meglio.
La poesia, invece, ci propone uno sguardo alternativo, un livello di osservazione diverso, per esempio, da quello scientifico.
La poesia ci aiuta a sentire.
(Carlo Vanoni e Dario Olivi)

Grazie Massimo,
bellissima la tua riflessione sull'opera.

Di grande effetto le frasi di Carlo e Dario riportate sul libro fotografico pubblicato in occasione della mostra di Venezia.
"Si dice che in pittura ognuno vede quello che sa e che i quadri si guardano con il cervello.
L'iconografia c'insegna a leggere i dipinti e a comprenderli meglio.
La poesia, invece, ci propone uno sguardo alternativo, un livello di osservazione diverso, per esempio, da quello scientifico.
La poesia ci aiuta a sentire."

E' proprio vero, peccato che nella nostra vita la poesia sia sempre meno.
Ciao

Ciao, permettete un contributo anche da parte mia su quest'opera sconvolgente;

qui Nunziante ci porta veramente in un'altra dimensione, quella che tutti noi vorremmo raggiungere: la dimensione della perfezione assoluta.

Proviamo a guardare questo quadro con molta attenzione, magari andando in profondità con lo sguardo, come facciamo per penetrare gli stereogrammi;

beh, per qualche attimo ci sembrerà di poter toccare quel mondo, fatto di Amore totale, divina Luce e Bellezza eterna.

Grazie, Maestro, per averci donato la Sua Arte sublime;

un'Arte che ci consola ogni giorno e ci tiene lontani dalla montagna di letame che ci viene propinata dai media, incessantemente, dalla mattina alla sera tardi.