Lettera dal maestro su speciale America, nuovo sito e quotazioni.

axis ha scritto:Sono opere che erano state confermate in trasmissione, quindi apparentemente vendute per cui non potevano essere ritirate dal Maestro, che poi non sono state effettivamente consegnate, per cui sono ritornate nella libera disponibilità della galleria.
Con questi giochetti sono comunque agli sgoccioli, in futuro potranno farlo solo su opere che rientrano in permuta, ed anche lì a loro rischio e pericolo perchè così facendo probabilmente comprometteranno le loro ulteriori eventuali forniture...

.....

Condivido tutto ed e' un vero peccato perche' per guadagnare 1 rischi di perdere e far perdere 100...........sono felice e contento nonche' rassicurato che il maestro abbia intrapreso un percorso nuovo.

enrico ha scritto:Puo' essere tutto ma Nunziante non e' un Maestro con il quale fare cassa..........credo ci siano altri nomi che si prestano molto bene e che si vendono bene con sconti ........

Beh Nunziante nell'ottica della gallerie è ottimo per far cassa, è l'unico che si riesce a vendere regolarmente anche in questo periodaccio, e la cosa, oltre ad essere evidente di per sè, mi è stata confermata anche da altri galleristi che lo trattano solo occasionalmente.
E riesce in questo pur avendo già un certo costo, ed ancora, è l'unico ad avere la forza ed il successo per poter addirittura aumentare i coefficienti in tempo di crisi continuando a vendere...
Segno oggettivo che ha ancora praterie di crescita nei prezzi, il mercato lo sostiene e cosa ancora più importante, è un mercato vero, fatto dal pubblico dei collezionisti, e non da un gallerista che lo pompa artificialmente con l'aiuto del gatto e della volpe, come avviene per tanti altri nomi.

io penso che il discorso tra il maestro ed orler sia stato! se vendi a prezzo pieno bene altrimenti te le ritiro! visto che si continua a vendere a prezzo pieno perche non cavalcare l onda!

axis ha scritto:

enrico ha scritto:Puo' essere tutto ma Nunziante non e' un Maestro con il quale fare cassa..........credo ci siano altri nomi che si prestano molto bene e che si vendono bene con sconti ........

Beh Nunziante nell'ottica della gallerie è ottimo per far cassa, è l'unico che si riesce a vendere regolarmente anche in questo periodaccio, e la cosa, oltre ad essere evidente di per sè, mi è stata confermata anche da altri galleristi che lo trattano solo occasionalmente.
E riesce in questo pur avendo già un certo costo, ed ancora, è l'unico ad avere la forza ed il successo per poter addirittura aumentare i coefficienti in tempo di crisi continuando a vendere...
Segno oggettivo che ha ancora praterie di crescita nei prezzi, il mercato lo sostiene e cosa ancora più importante, è un mercato vero, fatto dal pubblico dei collezionisti, e non da un gallerista che lo pompa artificialmente con l'aiuto del gatto e della volpe, come avviene per tanti altri nomi.

concordo ed aggiungo che nunziante e' l unico che si vende perche' autogestendosi  sta creando un mercato internazionale!(quanto meno ci prova) stimolando il collezionista nell investimento! il resto in italia e' tabula rasa! vedrai che fine fa il mercato di berti e nativi quando finiranno le opere! a meno che non li facciano resuscitare!

axis ha scritto:Beh Nunziante nell'ottica della gallerie è ottimo per far cassa, è l'unico che si riesce a vendere regolarmente anche in questo periodaccio, e la cosa, oltre ad essere evidente di per sè, mi è stata confermata anche da altri galleristi che lo trattano solo occasionalmente.

A questo punto la domanda viene spontanea......se i galleristi italiani sono ben consapevoli delle grandi capacità commerciali attuali del Maestro e degli ampi magari di miglioramento in ambito internazionale che gli si prospettano nei primi anni come mai non lo trattano in maniera permanente ?

Il fattore economico non c'entra perché se le gallerie italiche ( naturalmente mi riferisco alle gallerie italiane di prima fascia sia chiaro, non parlo di quelle che vendono i multipli di brindisi a 500 esemplari ) supportano artisti quali Adami, Accardi , Spalletti , Salvo , Schifano anni '60, Vedova , Rotella , Dorazio.........cioè artisti le cui quotazioni viaggiano in media tra i 30.000 ed i 100.000 € presentare il Maestro a coefficiente 12 non dovrebbe essere un problema .

Allora il motivo per cui il nome del Maestro non configura alla voce -artista di galleria- è da ricercare in quella che viene detta scelta "politico-sociale"

pierpaolo ha scritto:

axis ha scritto:Beh Nunziante nell'ottica della gallerie è ottimo per far cassa, è l'unico che si riesce a vendere regolarmente anche in questo periodaccio, e la cosa, oltre ad essere evidente di per sè, mi è stata confermata anche da altri galleristi che lo trattano solo occasionalmente.

A questo punto la domanda viene spontanea......se i galleristi italiani sono ben consapevoli delle grandi capacità commerciali attuali del Maestro e degli ampi magari di miglioramento in ambito internazionale che gli si prospettano nei primi anni come mai non lo trattano in maniera permanente ?

Il fattore economico non c'entra perché se le gallerie italiche supportano artisti quali Adami, Accardi , Spalletti , Salvo , Schifano anni '60, Vedova , Rotella , Dorazio.........cioè artisti le cui quotazioni viaggiano in media tra i 30.000 ed i 100.000 € presentare il Maestro a coefficiente 12 non dovrebbe essere un problema .

Allora il motivo per il nome del Maestro non configura alla voce -artista di galleria- è da ricercare in quella che viene detta scelta "politico-sociale"

è una cosa che mi sono chiesto anche io. peccato per la miopia di alcune gallerie.

La gestione degli artisti segue tante logiche, la più semplice è che trattare artisti affermati , spesso vicini al trapasso, è più semplice che trattare artisti in fase di crescita o sconosciuti, di appena 30 o 40 anni.

Se poi gli artisti sono anche morti e sepolti, ma il loro mercato è stato rilanciato significativamente a livello nazionale o internazionale, come Vedova, che cammina in una progressiva rivalutazione, si gestisce il tutto senza particolari patemi d'animo. Spesso in conto vendite è anche più facile.

Sono però troppi i segreti che stanno dietro la gestione degli artisti e non tutti possono essere di facile individuazione o rivelazione.
Il maestro nei prossimi mesi ha scritto che comunicherà ufficialmente i suoi nuovi programmi, inclusi anche nuovi partner con galleristi di livello internazionale.
La strada per inserirsi in certi circuiti commerciali dell'arte è irta di difficoltà e arrivarci non è facile. Spesso ci si arriva senza alcun merito solo per raccomandazioni o per misteriose (mica tanto) strade.
Se fosse facile il circuito mondiale sarebbe pieno di grandi maestri non conosciuti a livello mondiale, oppure di bravi e promettenti artisti.
Invece basta vedere una mostra di arte contemporanea come Art Basel, oppure vedere cosa espongono oggi alla Biennale di Venezia, e allora si capisce perchè sia dura per alcuni e troppo facile per altri raccomandati che sono solo degli stumenti di puro investimento nella pazza arte di oggi.

Pensate come si sentivano negli anni 50, artisti come De Chirico, vedendo degli artisti fare tappezzerie, tagli, letame, cessi, tele bruciate, carbone o tele piene di colore colato a casaccio. Figurarsi poi con l'arrivo della pop art.

Ma pensate che a lui non girassero a elica le palline vedendo come girava il mercato dell'arte allora in Italia, negli USA e in Inghilterra?
Se fosse vivo oggi lancerebbe strali di ogni tipo contro certe gallerie che trattano certi "artisti".

Vedrete che in futuro, raggiunti certi livelli di mercato internazionale, sarà ancora più facile vedere trattare il maestro Nunziante.

purtroppo il mondo dell arte oggi non e' altro che una singola componente della sociale! quanti raccomandati inetti in qualsiasi campo lavorativo vediamo in posti raggiunti non grazie alla meritocrazia!?

purtroppo lo snobismo in alcune gallerie si respira appena entri... la speranza è che i collezionisti imparino a "vedere" la qualità e non comprino solo in base alle mode del momento!
ringrazio anch'io il maestro per la lettera e le importanti spiegazioni in merito a coefficienti e prossimi impegni. sono sempre più convinta che il successo all'estero avrà più influenza sul mercato interno, con questa crisi è meglio rivolgersi altrove...

Ricordiamoci sempre che siamo italiani..............e siamo in grado pur possedendo il 70% del patrimonio artistico mondiale di perdere quote di mercato turistico a favore di paesi che vaglgono 1/100 di noi.
Siamo un paese gestito da individui che piuttosto di far fare il giro del mondo alle piu' belle statue giunte a noi in bronzo dalla grecia.....(i bronzi di riace).....preferiscono tenerli imballati in un sottoscala in attesa di terminare un museo che li accolga da anni in costruzione.
Ci sarebbero centinaia di casi da segnalare ma meglio nn pensarci, certo non mi stupisce lo schifo e lo squallore nel quale naviga il mondo artistico ultimamente in un paese che e' stato culla della bellezza.
Alle volte mi ritrovo a pensare che Napoleone ha fatto bene diciamo cosi', a prendere molte nostre opere almeno ora sono esposte in musei adeguati e visitati da milioni di persone .

morale della favola..... se togliamo la sanità, la scuola, le forze dell'ordine.... abbiamo 4/5 dipendenti pubblici x ogni opera d'arte
a farla breve, nei musei e/o palazzi si potrebbe mettere un bodyguard al pezzo x 24 ore al giorno

[quote="enrico"]Io posso anche capire che si deve fare cassa e bla bla bla pero' almeno si abbia la decenza di non criticare sempre gli altri e poi alla fine dei conti fare piu' o meno come loro...........per la prima volta ho sentito un proverbio veneto che dice.......con le ciacole no se impasta le fritole.............sia da orler che telemarket cagnola artetivu' elite ecc ecc di chiacchere fin troppe e di frittelle poche..........per i collezzionisti....Per caso qualcuno si sta imBonizzando? Lunedì sera su ARTE INVESTIMENTI era ospite il maestro Biggi che ne ha sparate di tutti i colori su quanti lo denigrano e sottovalutano e ,coadiuvato dal mitico Boni,non ha risparmiato neanche il nostro Maestro definendo la sua opera niente più che ruffiana!

Niente piu' che ruffiana e' sempre meglio che niente.............e basta.............    

Bè detto da Biggi,che in vita sua ha fatto solo cerchietti colorati.................

gerardo ha scritto:Bè detto da Biggi,che in vita sua ha fatto solo cerchietti colorati.................

Però ha usato tanti colori .......... provaci te.

Bella coppia Biggi-Boni, mitica direi, il re dei teleimbonitori e dall'altra parte uno dei tanti pittori informali che disegna cose che definirle opere d'arte è puro atto di coraggio.


Manco l'ultimo allievo dello studio Nunziante realizzerebbe così simili, sarebbe subito licenziato in tronco.

Vi posto il link con diverse sue opere in vendita proprio presso arte investimenti, mimi e cogò.
http://www.arteinvestimenti.it/artista/Gastone-Biggi-2.html

Nunziante sarebbe stato un grande maestro anche 2, 3 o 4 secoli fa. Lui invece avrebbe sempre fatto il garzone in ogni tempo.
L'invidia è una brutta bestia, soprattutto in arte.
Noi amanti della pittura, di quella vera, non lo denigriamo, lo ignoriamo completamente e questo basta e avanza.

tutti a parlare di Nunziante.

definire le opere del maestro "ruffiane" é ammettere che piacciono e non hanno bisogno
di essere esaltate e pubblicizzate alla nausea come succede con le sue, per attirare l'attenzione su di esse.

Secondo me le opere del maestro fanno parte di quella categoria definita "bellezza oggettiva", ovvero è impossibile dire che non sono belle (e qui è anche giustificato il definirle ruffiane!)

Continuo a pensare che "la bellezza ci salverà", e non abbiamo bisogno di aggiungere altro

Si parteeeeeeeeeeeee

Biggi assomiglia a Tinto Brass  

axis ha scritto:Biggi assomiglia a Tinto Brass  

è vero ahhahaaaa!    

Rebecca ha scritto:

axis ha scritto:Biggi assomiglia a Tinto Brass  

è vero ahhahaaaa!    

Azz.. sti ometti che vedono eroticità ovunque  

Non è eroticità, è fisiognomica.

axis ha scritto:Non è eroticità, è fisiognomica.

Seeeeee.........

axis ha scritto:Non è eroticità, è fisiognomica.

la nuova frontiera della miopia