Collezione axis
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axis
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Collezione axis
Condivido con grande gioia con voi le opere che sono entrate a nobilitare casa Axis:
"I luoghi dell'amore" 70cm x 100cm anno 2010, olio su tela
pubblicato su 8° volume catalogo generale
Volevo appendere alla parete un’opera serena e rilassante, che rinchiudesse in sé gli aromi della cultura e dell’arte mediterranea.
È un’opera con alcuni tocchi di piccola originalità all’interno della produzione del Maestro, come il libro aperto che si rinviene raramente in altri quadri di architettura e proporzioni simili, nei quali di solito è chiuso; il libro aperto compare infatti più usualmente nei lavori di formato ridotto.
È inoltre l’unica opera riconducibile al ciclo “Domus Lux” a ritrarre una tavolozza, peraltro lievemente sporgente dalla balconata, sembra uscire fisicamente dal quadro e protendersi dentro la mia stanza.
Trovo molto poetico il dualismo tra il sole nascente e la luna, che paiono guardarsi sussurrandosi parole dolci, e la lieve nebbiolina mattutina non ancora diradatasi, che ondeggiando morbida soprattutto tra le colonne del tempio dona un’aria di sospensione, fluttuante e trasognata, all’intera opera.
Grazie, Maestro!
“Dal Caravaggio” – Testa dell’Angelo 50cm x 40cm, anno 2010, olio su tela
Esposto alla mostra “Dal Caravaggio”, pubblicazione sul relativo catalogo
Quest’opera mi ha molto colpito per le sue peculiarità e così le ho aperto le porte di casa mia.
Mi piace la coesistenza di diverse tipologie di pittura tutte racchiuse in pochi centimetri:
le sfumature lungo i bordi ad esempio ricordano quasi certi delicati aloni di colore alla Afro Basaldella.
Altro elemento particolare per i canoni usuali del Maestro sono le foglie: sembrano fatte con un colpo di polso, in grande velocità con uno sbuffo di colore e sono molto materiche: anche questo è un modo di dipingere che non si trova quasi mai nei quadri di Nunziante, usualmente il Maestro è sempre molto "levigato" nel tratto e molto preciso nel modo di dipingere, qui emerge invece un gesto in libertà, da pittore che si lascia andare, un pò alla impressionisti - via; rimanendo tra i pittori italiani questo dettaglio del quadro mi ricorda il modo di dipingere di Morlotti, con quelle vegetazioni quasi informali, sciolte e gli stessi colori.
In questo quadro, per meglio dire nelle sue zone esterne, il Maestro gioca a fare non il Nunziante ma il pittore di delicatezza ed istinto, caratteristiche tenute un pò in secondo piano nella sua produzione classica, tendenzialmente dalla strutturazione più "marmorea".
Il tronco dell'albero visto di persona è molto materico, quasi vivo (giustamente, è l’albero della vita), dipinto con forza, più da pittore realista che da pittore metafisico; sembra proprio di vedere la corteccia mentre di solito gli alberi dipinti da Nunziante sembrano più rappresentazioni/idealizzazioni di alberi che alberi veri.
Trovo poi meravigliosa la parte bassa del quadro, con la veste che scompare in un mare lattiginoso e quel senso di sospensione, di sogno, di evanescenza che ne consegue; pittura romantica, non pittura di testa.
Finora però ho scritto dei contorni del quadro e non ho neppure toccato quello che in realtà ne rappresenta la parte focale, anzi il soggetto stesso ovvero sia l’Angelo.
Qui Nunziante smette di giocare con le tecniche e torna a fare il Nunziante, ricompare il tratto misurato, preciso, studiato che lo identifica, e questa è una delle rare volte in cui lo si vede applicato ad un volto "vero".
Trovo veramente poetica la delicatezza del viso, la serenità delle palpebre, pare di respirare silenzio; pregevole l'uso sapiente della luce che illumina parte del volto; del resto Nunziante è un drago nei giochi di luce e questo ciclo è dedicato al Caravaggio quindi non poteva prescindere da un sapiente uso della luce!
Qui si vede come Nunziante avrebbe potuto essere pittore in ogni epoca, c'è un qualcosa di tardo cinquecentesco – primi del seicento in questo volto ed il fatto che sia cosi ben lavorato allontana l’impressione che questo quadro sia un'opera fatta in velocità, come poteva dar l’impressione nella sua parte esterna; invece in quel viso si respira tutto l'amore del Maestro verso la pittura, tutta la ponderatezza del suo operare.
Il quadro ricorda nella sua impostazione un possibile studio di opera, anche se in realtà non è così; infatti fosse uno studio dovrebbe essere per ovvi motivi antecedente alle altre opere della mostra, quando invece è stato ultimato solo a settembre; trattasi quindi, contrariamente alle possibili apparenze, di uno degli ultimi quadri realizzati per Rimini, cosa che si evince anche dalla libertà del tratto; lo stesso Maestro nella presentazione a cui molti di noi hanno avuto modo di presenziare ha chiarito che più procedeva nella realizzazione delle opere più iniziava a sentirsi libero nell’interpretazione (e aggiungerei io anche dal comprensibile peso della responsabilità di confrontarsi con un tal gigante!); siamo quindi di fronte ad un Nunziante che, superati tutti i condizionamenti, si confronta a mente libera, viso aperto e pennello deciso con il Caravaggio.
Insomma questa opera mi ha appassionato per la sua variegatezza e completezza; attraversa più stili, più epoche e più approcci personali e mentali all'interno di 40 x 50 centimetri.
Infine, facendo parte della serie di quadri per l’esposizione, questa opera rappresenta uno dei rari casi di Nunziante a sfondo sacro, ancor più di altre presenti in mostra visto che è dedicata proprio all'Angelo (per la precisione, Arcangelo).
Adesso mi tocca aspettare un sacco di tempo per la consegna, ero stato tentato dall’idea di scappare dalla mostra con il quadro sottobraccio ma razionalmente non mi è parsa una grande pensata… quindi ora mi aspettano un paio di mesi di attesa ma poi potrò dormire con a capo letto un quadro esposto con un Caravaggio… e questo privilegio giustifica ben qualche sacrificio!
"VISIONE ULTERIORE" 60 cm x 70 cm, olio su tela, anno 2011
Opera esposta alla mostra tenutasi al Chostro del Bramante - Roma - anno 2011
Copertina del catalogo Skira dedicato alla mostra.
Pubblicazione a doppia pagina all'interno del catalogo, pagine 100 - 101.
Pubblicazione sulla rivista Arte, luglio 2011, pagina 5.
Pubblicazione sulla rivista Arte In, giugno - luglio 2011, pagina 3.
Opera riprodotta sull'invito alla mostra.
Questa è sicuramente un’opera significativa in quanto rappresenta un ponte tra il nuovo e vecchio Nunziante, è possibile infatti ravvisare in quest’opera elementi di entrambi.
Il modo in cui è stata dipinta la fa rientrare di diritto nei nuovi cicli; inoltre il piccolo uomo al cospetto di una grande natura (visione cara a Friedrich) è uno dei temi che Nunziante sta eviscerando in questi mesi, fra Chiostro del Bramante e, a quanto par di capire viste le anteprime, Genova.
Ma non si può non notare che l’isola è sempre stato uno dei simboli (forse il simbolo per eccellenza) del Nunziante classico; l’artista pare aver ormai abbandonato le sue vecchie icone (pensatore, templi, oggetti vari) per dedicarsi ad altro e la cesura tra la produzione precedente e l’attuale è sicuramente netta; l’unico simbolo classico che, almeno per il momento, continua ad essere inserito nelle opere attuali è proprio l’isola, in questa versione un po’ meno legata all’originale bockliniano.
Questo è quindi uno dei pochi quadri di Nunziante che ingloba in sé tutto il percorso finora compiuto dall’artista, coniugando la sua immagine più celebre all’impostazione della sua nuova pittura.
Alcuni possono percepire questo quadro come un quadro malinconico, solo perchè c'è la nebbia, fermandosi così facendo alla pura lettura visiva dell'opera; in realtà è un'opera senz'altro onirica, ma non malinconica, anche se è facile confondere i due termini, e la cosa emerge facilmente appena ci si impegna ad indagare gli elementi che la compongono, senza fermarsi al piano estetico.
Questo infatti è un quadro di speranza, l'uomo sulla barca, forse perso nel mare, forse ormai disilluso, che all'improvviso vede dischiudersi in fronte a sé un approdo, una terraferma, quindi la salvezza.
L’isola di Bocklin è legata principalmente al concetto di morte, inevitabile vista la scena che vi è rappresentata, e la classica isola di Nunziante, per quanto meno esplicita e declinata in varie ambientazioni anche ben più leggere, porta inevitabilmente in sé un eco di questa sentimento.
L’isola qui rappresentata invece è un'isola di vita: c'è la luce, che dà la vita, c'è vegetazione, che è vita, c'è la sorgente di acqua, che da sempre è simbolo di vita; questa isola potrebbe quindi essere la rappresentazione nunziantiana della forza creatrice quindi, spingendo un pò più in là il ragionamento metaforico, dell’Assoluto.
E a questo Assoluto, spostando l’attenzione dalla sola isola alla scena rappresentata nel suo complesso, l’uomo si avvicina; è dunque un quadro positivo, di speranza o di rinascita, altro che quadro nichilista o malinconico, è zeppo di positività.
Siamo inoltre di fronte ad un quadro MISTICO di Nunziante, una delle rare opere in cui il Maestro va ad affrontare tematiche così profonde, se non religiose quanto meno filosofiche, argomenti questi che di solito latitano anche nei suoi quadri più belli, che si fermano usualmente su piani di lettura più semplici.
E’ doveroso a questo punto parlare anche dei colori dell’opera: il verde del mare è brillante, la nebbia è luminosa, insomma è un’opera più vivace, leggera e piacevole da osservare di quanto ci si può immaginare vedendo le foto; persino la visione dal vivo alla mostra al Chiostro del Bramante è falsata dalle condizioni di luce; io probabilmente sono il solo che ha avuto l’opportunità di vederla in condizioni di luce naturale, simile a quella delle comuni abitazioni, e garantisco che è dotata di una vitalità che purtroppo gli altri forumisti non sono ancora mai stati messi in condizione di apprezzare.
Che si tratti di un’opera importante e ben riuscita è del resto sugellato dalla copertina del catalogo Skira, che certo non è stata assegnata a caso…
"Luce" 35 cm x 30 cm, anno 2008, maiolica
Pubblicata sul X° volume catalogo generale
Opera pienamente rappresentativa del periodo in cui è stata realizzata, con i colori solari e vivaci che hanno fatto innamorare molti di noi della pittura di Nunziante.
Le opere di questo ciclo usualmente vengono intitolate "Tormento ed estasi"; questa invece si intitola "Luce" e non mi pare una scelta casuale, penso che Nunziante abbia deciso di battezzarla così dopo aver visto il risultato finale...
Bellissime le cromie del cielo e del sole, l'opera si caratterizza per uno spiccato senso della geometria, con la suddivisione in tre parti, acqua luce e cielo, ed il fulcro del quadro, il punto da cui si dipanano i raggi di sole, che origina una struttura quasi triangolare della luce donando spazialità all'opera stessa.
Molto lavorata anche la parte inferiore, con un turbinio di sfumature cromatiche, magari poco percepibili in foto a bassa risoluzione, che donano movimento e realismo all'acqua ed all'intera opera.
le mie serigrafie su tela:
"Crepuscolo" 70 x 70 cm anno 2010.
in cucina è un vero figurone; sembra quasi un olio su tela, in certi punti è addirittura materica (il cielo, il drappo) ed ha una bellissima luce.
La cornice l'ho scelta appositamente e mi sembra complementi benissimo l'opera.
Questa serigrafia mi piace come un quadro!
"il mare dentro" 70 x 70 cm anno 2009
"La dimensione del sogno" 70x 70 cm anno 2006
"I luoghi dell'amore" 70cm x 100cm anno 2010, olio su tela
pubblicato su 8° volume catalogo generale
Volevo appendere alla parete un’opera serena e rilassante, che rinchiudesse in sé gli aromi della cultura e dell’arte mediterranea.
È un’opera con alcuni tocchi di piccola originalità all’interno della produzione del Maestro, come il libro aperto che si rinviene raramente in altri quadri di architettura e proporzioni simili, nei quali di solito è chiuso; il libro aperto compare infatti più usualmente nei lavori di formato ridotto.
È inoltre l’unica opera riconducibile al ciclo “Domus Lux” a ritrarre una tavolozza, peraltro lievemente sporgente dalla balconata, sembra uscire fisicamente dal quadro e protendersi dentro la mia stanza.
Trovo molto poetico il dualismo tra il sole nascente e la luna, che paiono guardarsi sussurrandosi parole dolci, e la lieve nebbiolina mattutina non ancora diradatasi, che ondeggiando morbida soprattutto tra le colonne del tempio dona un’aria di sospensione, fluttuante e trasognata, all’intera opera.
Grazie, Maestro!
“Dal Caravaggio” – Testa dell’Angelo 50cm x 40cm, anno 2010, olio su tela
Esposto alla mostra “Dal Caravaggio”, pubblicazione sul relativo catalogo
Quest’opera mi ha molto colpito per le sue peculiarità e così le ho aperto le porte di casa mia.
Mi piace la coesistenza di diverse tipologie di pittura tutte racchiuse in pochi centimetri:
le sfumature lungo i bordi ad esempio ricordano quasi certi delicati aloni di colore alla Afro Basaldella.
Altro elemento particolare per i canoni usuali del Maestro sono le foglie: sembrano fatte con un colpo di polso, in grande velocità con uno sbuffo di colore e sono molto materiche: anche questo è un modo di dipingere che non si trova quasi mai nei quadri di Nunziante, usualmente il Maestro è sempre molto "levigato" nel tratto e molto preciso nel modo di dipingere, qui emerge invece un gesto in libertà, da pittore che si lascia andare, un pò alla impressionisti - via; rimanendo tra i pittori italiani questo dettaglio del quadro mi ricorda il modo di dipingere di Morlotti, con quelle vegetazioni quasi informali, sciolte e gli stessi colori.
In questo quadro, per meglio dire nelle sue zone esterne, il Maestro gioca a fare non il Nunziante ma il pittore di delicatezza ed istinto, caratteristiche tenute un pò in secondo piano nella sua produzione classica, tendenzialmente dalla strutturazione più "marmorea".
Il tronco dell'albero visto di persona è molto materico, quasi vivo (giustamente, è l’albero della vita), dipinto con forza, più da pittore realista che da pittore metafisico; sembra proprio di vedere la corteccia mentre di solito gli alberi dipinti da Nunziante sembrano più rappresentazioni/idealizzazioni di alberi che alberi veri.
Trovo poi meravigliosa la parte bassa del quadro, con la veste che scompare in un mare lattiginoso e quel senso di sospensione, di sogno, di evanescenza che ne consegue; pittura romantica, non pittura di testa.
Finora però ho scritto dei contorni del quadro e non ho neppure toccato quello che in realtà ne rappresenta la parte focale, anzi il soggetto stesso ovvero sia l’Angelo.
Qui Nunziante smette di giocare con le tecniche e torna a fare il Nunziante, ricompare il tratto misurato, preciso, studiato che lo identifica, e questa è una delle rare volte in cui lo si vede applicato ad un volto "vero".
Trovo veramente poetica la delicatezza del viso, la serenità delle palpebre, pare di respirare silenzio; pregevole l'uso sapiente della luce che illumina parte del volto; del resto Nunziante è un drago nei giochi di luce e questo ciclo è dedicato al Caravaggio quindi non poteva prescindere da un sapiente uso della luce!
Qui si vede come Nunziante avrebbe potuto essere pittore in ogni epoca, c'è un qualcosa di tardo cinquecentesco – primi del seicento in questo volto ed il fatto che sia cosi ben lavorato allontana l’impressione che questo quadro sia un'opera fatta in velocità, come poteva dar l’impressione nella sua parte esterna; invece in quel viso si respira tutto l'amore del Maestro verso la pittura, tutta la ponderatezza del suo operare.
Il quadro ricorda nella sua impostazione un possibile studio di opera, anche se in realtà non è così; infatti fosse uno studio dovrebbe essere per ovvi motivi antecedente alle altre opere della mostra, quando invece è stato ultimato solo a settembre; trattasi quindi, contrariamente alle possibili apparenze, di uno degli ultimi quadri realizzati per Rimini, cosa che si evince anche dalla libertà del tratto; lo stesso Maestro nella presentazione a cui molti di noi hanno avuto modo di presenziare ha chiarito che più procedeva nella realizzazione delle opere più iniziava a sentirsi libero nell’interpretazione (e aggiungerei io anche dal comprensibile peso della responsabilità di confrontarsi con un tal gigante!); siamo quindi di fronte ad un Nunziante che, superati tutti i condizionamenti, si confronta a mente libera, viso aperto e pennello deciso con il Caravaggio.
Insomma questa opera mi ha appassionato per la sua variegatezza e completezza; attraversa più stili, più epoche e più approcci personali e mentali all'interno di 40 x 50 centimetri.
Infine, facendo parte della serie di quadri per l’esposizione, questa opera rappresenta uno dei rari casi di Nunziante a sfondo sacro, ancor più di altre presenti in mostra visto che è dedicata proprio all'Angelo (per la precisione, Arcangelo).
Adesso mi tocca aspettare un sacco di tempo per la consegna, ero stato tentato dall’idea di scappare dalla mostra con il quadro sottobraccio ma razionalmente non mi è parsa una grande pensata… quindi ora mi aspettano un paio di mesi di attesa ma poi potrò dormire con a capo letto un quadro esposto con un Caravaggio… e questo privilegio giustifica ben qualche sacrificio!
"VISIONE ULTERIORE" 60 cm x 70 cm, olio su tela, anno 2011
Opera esposta alla mostra tenutasi al Chostro del Bramante - Roma - anno 2011
Copertina del catalogo Skira dedicato alla mostra.
Pubblicazione a doppia pagina all'interno del catalogo, pagine 100 - 101.
Pubblicazione sulla rivista Arte, luglio 2011, pagina 5.
Pubblicazione sulla rivista Arte In, giugno - luglio 2011, pagina 3.
Opera riprodotta sull'invito alla mostra.
Questa è sicuramente un’opera significativa in quanto rappresenta un ponte tra il nuovo e vecchio Nunziante, è possibile infatti ravvisare in quest’opera elementi di entrambi.
Il modo in cui è stata dipinta la fa rientrare di diritto nei nuovi cicli; inoltre il piccolo uomo al cospetto di una grande natura (visione cara a Friedrich) è uno dei temi che Nunziante sta eviscerando in questi mesi, fra Chiostro del Bramante e, a quanto par di capire viste le anteprime, Genova.
Ma non si può non notare che l’isola è sempre stato uno dei simboli (forse il simbolo per eccellenza) del Nunziante classico; l’artista pare aver ormai abbandonato le sue vecchie icone (pensatore, templi, oggetti vari) per dedicarsi ad altro e la cesura tra la produzione precedente e l’attuale è sicuramente netta; l’unico simbolo classico che, almeno per il momento, continua ad essere inserito nelle opere attuali è proprio l’isola, in questa versione un po’ meno legata all’originale bockliniano.
Questo è quindi uno dei pochi quadri di Nunziante che ingloba in sé tutto il percorso finora compiuto dall’artista, coniugando la sua immagine più celebre all’impostazione della sua nuova pittura.
Alcuni possono percepire questo quadro come un quadro malinconico, solo perchè c'è la nebbia, fermandosi così facendo alla pura lettura visiva dell'opera; in realtà è un'opera senz'altro onirica, ma non malinconica, anche se è facile confondere i due termini, e la cosa emerge facilmente appena ci si impegna ad indagare gli elementi che la compongono, senza fermarsi al piano estetico.
Questo infatti è un quadro di speranza, l'uomo sulla barca, forse perso nel mare, forse ormai disilluso, che all'improvviso vede dischiudersi in fronte a sé un approdo, una terraferma, quindi la salvezza.
L’isola di Bocklin è legata principalmente al concetto di morte, inevitabile vista la scena che vi è rappresentata, e la classica isola di Nunziante, per quanto meno esplicita e declinata in varie ambientazioni anche ben più leggere, porta inevitabilmente in sé un eco di questa sentimento.
L’isola qui rappresentata invece è un'isola di vita: c'è la luce, che dà la vita, c'è vegetazione, che è vita, c'è la sorgente di acqua, che da sempre è simbolo di vita; questa isola potrebbe quindi essere la rappresentazione nunziantiana della forza creatrice quindi, spingendo un pò più in là il ragionamento metaforico, dell’Assoluto.
E a questo Assoluto, spostando l’attenzione dalla sola isola alla scena rappresentata nel suo complesso, l’uomo si avvicina; è dunque un quadro positivo, di speranza o di rinascita, altro che quadro nichilista o malinconico, è zeppo di positività.
Siamo inoltre di fronte ad un quadro MISTICO di Nunziante, una delle rare opere in cui il Maestro va ad affrontare tematiche così profonde, se non religiose quanto meno filosofiche, argomenti questi che di solito latitano anche nei suoi quadri più belli, che si fermano usualmente su piani di lettura più semplici.
E’ doveroso a questo punto parlare anche dei colori dell’opera: il verde del mare è brillante, la nebbia è luminosa, insomma è un’opera più vivace, leggera e piacevole da osservare di quanto ci si può immaginare vedendo le foto; persino la visione dal vivo alla mostra al Chiostro del Bramante è falsata dalle condizioni di luce; io probabilmente sono il solo che ha avuto l’opportunità di vederla in condizioni di luce naturale, simile a quella delle comuni abitazioni, e garantisco che è dotata di una vitalità che purtroppo gli altri forumisti non sono ancora mai stati messi in condizione di apprezzare.
Che si tratti di un’opera importante e ben riuscita è del resto sugellato dalla copertina del catalogo Skira, che certo non è stata assegnata a caso…
"Luce" 35 cm x 30 cm, anno 2008, maiolica
Pubblicata sul X° volume catalogo generale
Opera pienamente rappresentativa del periodo in cui è stata realizzata, con i colori solari e vivaci che hanno fatto innamorare molti di noi della pittura di Nunziante.
Le opere di questo ciclo usualmente vengono intitolate "Tormento ed estasi"; questa invece si intitola "Luce" e non mi pare una scelta casuale, penso che Nunziante abbia deciso di battezzarla così dopo aver visto il risultato finale...
Bellissime le cromie del cielo e del sole, l'opera si caratterizza per uno spiccato senso della geometria, con la suddivisione in tre parti, acqua luce e cielo, ed il fulcro del quadro, il punto da cui si dipanano i raggi di sole, che origina una struttura quasi triangolare della luce donando spazialità all'opera stessa.
Molto lavorata anche la parte inferiore, con un turbinio di sfumature cromatiche, magari poco percepibili in foto a bassa risoluzione, che donano movimento e realismo all'acqua ed all'intera opera.
le mie serigrafie su tela:
"Crepuscolo" 70 x 70 cm anno 2010.
in cucina è un vero figurone; sembra quasi un olio su tela, in certi punti è addirittura materica (il cielo, il drappo) ed ha una bellissima luce.
La cornice l'ho scelta appositamente e mi sembra complementi benissimo l'opera.
Questa serigrafia mi piace come un quadro!
"il mare dentro" 70 x 70 cm anno 2009
"La dimensione del sogno" 70x 70 cm anno 2006
Ultima modifica di axis il Dom 24 Giu 2012, 02:18 - modificato 17 volte.
axis- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 15.11.09
Re: Collezione axis
bellissimaaaaaaaa
Rienzo- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 11.11.08
Età : 52
Località : Padova
Re:collezione axis
Hai descritto veramente bene l'opera Axis.I colori del cielo sono stupendi,la luna che se ne va e il sole che arriva è molto poetico.La tavolozza sembra più avanti dell'intero quadro......quasi lo buca è un effetto stupendo Le ninfee davanti al tempio sono (vere) e l'acqua si riempie dei primi raggi di sole,il Maestro riesce a dare un riflesso nell'acqua che è una cosa indescrivibile!!!!!!!!!Complimenti Axis hai pigliato una bellissima opera e sopratutto del ciclo "Domus Lux" un ciclo che a me piace molto!!!!!!Vorrei anch'io possederne una in futuro Questa è veramente una finestra appesa alla parete!!!
.- Affezionato
- Data d'iscrizione : 06.01.10
Re:collezione axis
Davvero stupenda Axis, di altissima qualità, mi piace moltissimo.
I quadri non sono tutti uguali e questo è proprio di fascia superiore.
Soldi ben spesi per un capolavoro che avrà un tassello fischer alla parete bello robusto.
Complimenti e bravo...
I quadri non sono tutti uguali e questo è proprio di fascia superiore.
Soldi ben spesi per un capolavoro che avrà un tassello fischer alla parete bello robusto.
Complimenti e bravo...
Stefano- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 12.11.08
Re: Collezione axis
Complimenti Axis anche da parte mia, un'Opera veramente Museale. L'effetto trompe-l'oeil della tavolozza mi piace molto e anche i colori e l'atmosfera sono veramente eccezionali. Ha ragione Filippo, è una finestra appesa alla parete!
Ottima anche la dimensione... Insomma, acquisto azzeccatissimo!
Ottima anche la dimensione... Insomma, acquisto azzeccatissimo!
Collezione axis
Ringrazio tutti voi amici forumisti per le bellissime parole che state spendendo sulla mia opera, grazie!!
Che soddisfazione, axis, !!!!
Che soddisfazione, axis, !!!!
axis- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 15.11.09
Re: Collezione axis
L'arte del passato la capivano tutti, oggi siamo dinanzi ad un problema generalizzato di crisi culturale che ci porta a vedere il rosso dove invece regna il bianco , un problema fine a se stesso e a chi crede ancora alla befana.
Quest'opera non "nasconde" ma bensì evidenzia la bellezza, e rappresenta l'estetica nella sua contemporaneità, prova evidente che non sempre in arte è necessario arrampicarsi sugli specchi alla ricerca del tesoro nascosto.
A quest'opera non servono parole e raggiri, a lei serve un chiodo per essere ammirata in tutto il suo splendore
Re: Collezione axis
Axis, una curiosità: l'Opera è datata 2009 o 2010? Vorrei inserirla nel "Museo Virtuale" se per te non è un problema.
Re: Collezione axis
Rebecca ha scritto:
A quest'opera non servono parole e raggiri, a lei serve un chiodo per essere ammirata in tutto il suo splendore
Grandissimo AXIS !!!!
E' stupenda !!!!
Complimenti ancora e che sia la prima di una lunga serie !!!!!!!!!
Ciao
Federico
Federico- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 09.06.09
Età : 57
Località : Torino/Montecatini Terme
Re: Collezione axis
Piace molto anche a me
direi un'opera ambientale..con colori particolari e luce surreale
Complimenti sinceri!
mirko- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 25.10.09
Età : 52
Località : Genova
Re: Collezione axis
mi unisco anche io ai complimenti, opera di alta qualità e anche di dimensioni importanti.
Re: Collezione axis
Lucamenes ha scritto:Axis, una curiosità: l'Opera è datata 2009 o 2010? Vorrei inserirla nel "Museo Virtuale" se per te non è un problema.
Certo che puoi inserirla nel museo virtuale, ne sarei fiero!
L'opera è datata 2010; provvederò ad inserire questo dato nell'intitolazione, preso dall'entusiasmo me ne ero scordato!
axis- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 15.11.09
Re: Collezione axis
...e fatti dare almeno 5 euro per la pubblicazione...
Rienzo- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 11.11.08
Età : 52
Località : Padova
Re: Collezione axis
Rienzo ha scritto:...e fatti dare almeno 5 euro per la pubblicazione...
Grande idea !!!!!!!!!!!!!! Anche perchè diciamocelo...il vero archivio è questo del Forum !!!!
Federico- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 09.06.09
Età : 57
Località : Torino/Montecatini Terme
Re: Collezione axis
Federico ha scritto:Rienzo ha scritto:...e fatti dare almeno 5 euro per la pubblicazione...
Grande idea !!!!!!!!!!!!!! Anche perchè diciamocelo...il vero archivio è questo del Forum !!!!
buona idea
così un domani famo come con Schifano
Fondazione MS Multistudio, Archivio Mario Schifano e Archivio Marieni per l'opera di Mario Schifano
per Nunziante scenderà in campo: archivio Nunziante Boys, archivio Lucamenes e Fondazione Nunziante.
Collezione axis
Ho provveduto a sostituire la foto precedentemente caricata in galleria, di scadente qualità, con quella che potete vedere adesso, decisamente migliore e più professionale.
Ora l'opera è ben rappresentata e la foto ha dei nobili natali, arrivando direttamente da quel di Giaveno...
Ringrazio nuovamente il Maestro, Gabry e tutto la staff Metamediale per la disponibilità e serietà dimostrate nei miei confronti, che traspaiono anche dall'attenzione a questi piccoli dettagli...che per noi appassionati non sono poi così piccoli!
Ora l'opera è ben rappresentata e la foto ha dei nobili natali, arrivando direttamente da quel di Giaveno...
Ringrazio nuovamente il Maestro, Gabry e tutto la staff Metamediale per la disponibilità e serietà dimostrate nei miei confronti, che traspaiono anche dall'attenzione a questi piccoli dettagli...che per noi appassionati non sono poi così piccoli!
axis- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 15.11.09
Re: Collezione axis
eh...si eh...meritava una foto migliore e devo dire che questa è perfetta...mi piace perfino la cornice...che detta da me che di solito non le sopporto!
Rienzo- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 11.11.08
Età : 52
Località : Padova
Re: Collezione axis
Tra l'altro in effetti queste cornici sono spettacolose e accrescono ancora di più, se possibile, la bellezza dell'opera !
Grande Axis !!!
Grande Axis !!!
Federico- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 09.06.09
Età : 57
Località : Torino/Montecatini Terme
Re: Collezione axis
Grazie Axis per la nuova foto, nella precedente non si riusciva ad apprezzarne i particolari. Hai preso davvero una BELLISSIMA Opera!
Re: Collezione axis
"I luoghi dell'amore" 70cm x 100cm anno 2010
qualcuno sà spiegare il significato della sfera sospesa?
Re: Collezione axis
Forse la sfera sospesa è il pensiero dell'artista!!!!!Forse.....
.- Affezionato
- Data d'iscrizione : 06.01.10
Re: Collezione axis
Ringrazio Luca per avermi chiesto di pubblicare il mio quadro nel Museo Virtuale ed anche per averlo inserito con 'sì pregevole celerità!
é veramente fonte d'orgoglio trovarlo lì, ogni tanto vado a rimirarmelo (nel Museo Virtuale, non alla parete...!!) e ancora non mi par vero di esserne il proprietario (al che vado veramente a guardarmelo a parete...).
E ringrazio di nuovo tutti i forumisti per gli apprezzamenti che state continuando a dedicare alla mia amata opera!
é veramente fonte d'orgoglio trovarlo lì, ogni tanto vado a rimirarmelo (nel Museo Virtuale, non alla parete...!!) e ancora non mi par vero di esserne il proprietario (al che vado veramente a guardarmelo a parete...).
E ringrazio di nuovo tutti i forumisti per gli apprezzamenti che state continuando a dedicare alla mia amata opera!
axis- FORUMISTA FONDAMENTALE
- Data d'iscrizione : 15.11.09
Re: Collezione axis
Ciao Axis, sono Alessandro da Roma, mi sono presentato nell'apposito spazio.
Ti faccio anch'io i complimenti per l'opera, veramente stupenda.
Il ciclo "Domus Lux" è tra i più belli e poetici...
geniale poi la sfera: in altri quadri era dentro al tempio, qui invece si avvicina e viene a far parte del grande consesso: pittura, letteratura e filosofia.
Grandissimo Nunziante !!!!
E bravo Axis, davvero gran gusto !!!!
Ti faccio anch'io i complimenti per l'opera, veramente stupenda.
Il ciclo "Domus Lux" è tra i più belli e poetici...
geniale poi la sfera: in altri quadri era dentro al tempio, qui invece si avvicina e viene a far parte del grande consesso: pittura, letteratura e filosofia.
Grandissimo Nunziante !!!!
E bravo Axis, davvero gran gusto !!!!
Boy- Forumista Stellare
- Data d'iscrizione : 10.06.10
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